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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

I vestiti da buttare vi aumentano il volume del 'secco'? Da Meldola la proposta che aiuta a "salvare" la bolletta

Gli abiti sono troppo rovinati per darli in beneficenza alla Caritas? Andrebbero gettati nel 'secco', riempiendo il bidone: ma ecco che in soccorso arriva la proposta di un regista del forlivese

Gli abiti in disuso (camicie senza bottoni, magliette, calzettini bucati, vecchi cappotti e giubbotti, scampoli, avanzi di tessuti ecc..) sono troppo rovinati per darli in beneficenza alla Caritas oppure non trovate i contenitori stradali dedicati alla raccolta? Spesso finiscono nel bidone del secco finendo così per far crescere la bolletta dei rifiuti di Alea. Come riciclare almeno questa parte di indifferenziato? Una curiosa risposta arriva da Davide Santandrea, regista e produttore della Long Black Veil Production nonché scultore presepista. 

E' lo stesso Santandrea ad illustrarla: “Uno dei problemi della case di produzione cinematografiche indipendenti sono proprio il reperire dei costumi di scena, motivo per cui le grandi case hanno sarte e costumisti che realizzano a suon di quattrini i costumi di scena. Ovviamente le case indipendenti non possono permettersi questa dispersione di denaro in costumisti e sarte per cui si è reso necessario il sapersi arrangiare. Da qui è nata la mia idea di raccogliere gli abiti che finirebbero nell'indifferenziato (secco) con notevole aggravo dei costi degli svuotamenti e trasformarli in veri e propri abiti da scena. Trasformati questi abiti in costumi da scena con poco lavoro si possono distribuire nelle varie case di produzione cinematografica secondo gli stili e le necessità di queste. Per le case di produzione cinematografica un notevole risparmio nei costi delle sartorie, mentre per le persone un piccolo risparmio riguardo i costi dei ritiri dell'indifferenziato in quanto gli abiti non andrebbero ad alimentarlo.”


Santandrea tra le sue attività è anche scultore di personaggi per parchi di divertimento e presepi, utilizza abiti in disuso per vestire le sue grandi statue animate. Camicie, magliette finiscono per vestire questi personaggi animati che gli appassionati acquistano in diversi negozi addetti dal nord Italia al meridione sino ad arrivare all'estero. Ad esempio i calzettini rotti, tagliati nella parte rotta, in genere nel calcagno, diventano dei manicotti infilati nelle braccia sotto l'abito per far credere che la figura abbia il doppio abito. Interni di lana dei giubbotti (che sembrano pellicciotti) diventano i mantelli di lana dei pastori, laminati e sete i mantelli dei Magi e pure le bottiglie di plastica, dall'acqua alla coca cola diventano una volta ritagliati e capovolti splendide corone d'oro e d'argento dei Magi. Stessa identica cosa per la realizzazione dei costumi di scena per i film sui vampiri che stanno girando a Meldola: “dobbiamo vestire in scena numerosi attori e diventerebbe una spesa ingente se dobbiamo realizzare un costume da zero per ciascun attore. Riciclando abiti usati, basta qualche aggiustamento, accorciare o allungare ma per noi il risparmio in tessuto diventa così notevole"


Santandrea annuncia, tra le altre cose, che per Pasqua sarà realizzata a Castelnuovo di Meldola, la grande Passione di Gesù diviso, come è stato per il presepio dello scorso Natale, in tre grandi quadri che vanno dall'ultima cena di Gesù con gli Apostoli, a Gesù condannato davanti a Pilato con la crocifissione e per ultima la resurrezione. Si tratta di un allestimento speciale con grandi figure animate, alte oltre un metro e tutte da rivestire come se fossero persone vere. Occorre quindi una varietà di abiti in disuso per rivestire queste numerose figure.


"Come si dice una mano aiuta l'altra: la produzione cinematografica aiuta le persone a riciclare anche questa parte di secco a costo zero, mentre le persone aiutano la produzione a fornire a costo zero i gli abiti, tessuti e le stoffe necessarie per realizzare i costumi di scena" ha detto Santandrea. Cosa servono? Camicie taglia adulti, magliette di varie taglie, fantasie e tinte unite, cappotti, mantelli, interni di giubbotti in lana, abiti interi femminili o spezzati, scarpe, maglioncini e felpe, jeans, calzetti e anche ritagli di stoffa, corde o cinture.

Per consegnare il materiale è necessario fissare l'incontro per la consegna telefonando al 3278531075

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