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Alluvione e danni

Nel cimitero delle centinaia di auto sepolte dal fango e “senza speranza”: "Per molte preventivi da 8mila euro in su"

Sono centinaia le auto alluvionate e trasportate nel parcheggio in via Punta di Ferro. Nella maggior parte dei casi non potranno più tornare su strada

Sono centinaia le auto travolte dall’esondazione del Montone e che si trovano da giorni nel parcheggio di via Punta di Ferro, nei pressi della Fiera di Forlì. Sono stati circa 250 i veicoli prelevati dalle zone alluvionate e portati nel parcheggio che ora si è trasformato in un vero e proprio “cimitero” a cielo aperto di auto ricoperte dal fango ormai solidificato. 

Le operazioni di trasferimento, i cui costi sono stati sostenuti dal Comune di Forlì, sono avvenute su richiesta della Protezione civile per consentire gli interventi di soccorso e di bonifica di case e strade, e per favorire la messa in sicurezza degli edifici e l’asportazione di fango e detriti. Interventi che stanno svolgendo, sotto la regia della Protezione civile, i Vigili del fuoco, l’Esercito, le colonne venute in aiuto da altre regioni e volontari. 

Le auto depositate temporaneamente nel parcheggio sono a disposizione dei proprietari che hanno iniziato a prelevarle con il carro attrezzi e che, nella maggior parte dei casi non potranno più essere utilizzate. “Per il 99% dei veicoli che sono qui - spiega una delle ditte che stanno effettuando i recuperi - è impossibile tornare su strada. Qualcuno ha provato anche a fare un preventivo, ma si tratta di cifre molto elevate che partono dagli ottomila euro, considerata l’elettronica, la meccanica e i vari pezzi di ricambio”. Questo vale tanto più per le auto elettriche, che presentano problemi di sicurezza ancora maggiori: l’invito per tutti è di evitare l’avviamento per la eventuale presenza di acqua nel motore.

Alcuni proprietari hanno iniziato a far rimuovere i mezzi con l’intervento del carro attrezzi, operazione che avviene a proprie spese, ma sono ancora centinaia le auto presenti in via Punta di Ferro. Per tutti, l’indicazione che arriva dalla Polizia locale, è di non interrompere la copertura assicurativa finché il mezzo si trova sulla pubblica via.

Sul posto sono presenti gli ausiliari del traffico, con il coordinamento della Polizia locale, sono impegnati nella vigilanza dell’area, fa sapere Forlì mobilità integrata, un servizio coordinato dal Comune anche per evitare episodi di sciacallaggio. La presenza di supporto degli ausiliari è stata agevolata dalla momentanea sospensione del pagamento della sosta nelle strisce blu della città. Fmi è attiva dall’inizio dell’emergenza per attrezzare al meglio il Palazzo di vetro in prossimità della Fiera, dove è stato allestito il primo centro di accoglienza. Alcuni tecnici della società, in accordo con il Comune di Forlì e con il coordinamento della Protezione Civile, sono anche operativi anche in via Pelacano e al Palasport Villa Romiti a sostegno del coordinamento dei volontari e degli interventi da attuare.

“Stiamo facendo la nostra piccola parte - affermano l’amministratore unico di Fmi Vincenzo Bongiorno e il direttore generale, Claudio Maltoni - in collaborazione con il Comune che non ha mai mancato di coinvolgerci. È un modesto aiuto quello che possiamo dare, ma lo stiamo mettendo in campo con il massimo impegno e con il cuore, così come tutti coloro che si stanno impegnando per la ripartenza, a cominciare dai tantissimi volontari. Lo stiamo facendo avendo ben presente i volti e le difficoltà di tante persone, che hanno perso materialmente molto o addirittura tutto, ma non la speranza, la voglia di rialzarsi”.

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