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Cronaca

Via Romea Germanica, la prima bacheca informativa è a Meldola: "I pellegrini possono scoprire il territorio"

Meldola - spiegano l'assessore Ermanno Giunchi e il presidente dell'Associazione Europea della Via Romea Germanica Flavio Foietta - si è sempre impegnata nel sostenere questo tipo di turismo sostenibile"

Installata a Meldola, in piazza Garibaldi, la prima bacheca raffigurante il percorso della Via Romea Germanica, il cammino di pellegrinaggio che parte da Stade, sulle foci dell’Elba, ed arriva a Roma. "Meldola - spiegano l'assessore Ermanno Giunchi e il presidente dell'Associazione Europea della Via Romea Germanica Flavio Foietta - si è sempre impegnata nel sostenere questo tipo di turismo sostenibile, che porta beneficio anche alle attività economiche, rurali e urbane, valorizzando i prodotti tipici del nostro territorio".

"Meldola - viene ricordato - è stato uno dei comuni fondatori dell’Associazione Italiana, che ha sede a Santa Sofia, e che, come soci, conta ben 36 comuni italiani e il Parco Nazionale; oltre a 50 altre Associazioni (ad esempio il Cai) e oltre 200 singole persone". Lungo il percorso della via Romea Germanica (simile al Cammino di Santiago e alla Via Francigena) transitano pellegrini a piedi, in bicicletta e, per diversi tratti, anche a cavallo. E’ una via riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali ed è in attesa del riconoscimento del Consiglio d’Europa. In Romagna, dopo essere entrata in Ravenna, attraverso la Pineta di San Vitale, percorre l’argine del fiume Ronco e giunge a Forlì. Di lì risale la vallata del Bidente-Ronco per giungere a Santa Sofia, Bagno di Romagna e quindi andare in Toscana.

Entra a Forlì a Borgo Sisa e poi raggiunge il Ronco, la Fratta e Meldola. "Si sta lavorando per permettere anche il percorso da Borgo Sisa fino al centro di Forlì, giungere a San Martino in Strada, attraversare il Bosco di Scardavilla e giungere quindi a Meldola - rimarcano Giunghi e Foietta -. Non appena attivato questo percorso, che l’Azienda Mobilità Integrata sta studiando assieme all’Associazione Via Romea, si costituirà un bel circuito di circa 55 chilometri che si snoda in ambienti eccezionali, come gli argini fluviali, strade di campagna e le prime colline del crinale appenninico. Da farsi in bicicletta o a piedi. In particolare si valorizzerà la località di Scardavilla, il suo ex monastero e il Bosco, zona ambientalmente molto pregiata per la sua flora e la sua fauna".

La Regione Emilia Romagna nel 2018 ha elargito dei finanziamenti per la strutturazione del percorso e la sua messa in sicurezza. Così, oltre alla manutenzione (e riscoperta) degli  argini fluviali e sentieri campestri, si è montata anche la segnaletica di indicazione. "La bacheca montata in piazza Garibaldi a Meldola è la prima della Via Romea Germanica, ed è posta, come quelle che verranno, all’ingresso del centro storico, per dare al viandante una cognizione del percorso, della località in cui si trova, dei servizi a cui può attingere - viene spiegato -. Così viene indicato il percorso tra Meldola e Cusercoli, poi il centro di Meldola. Sono riportate anche delle note sulla città di Meldola, con le sue caratteristiche e punti di maggiore interesse".

Col QRcode poi si può facilmente collegarsi al sito dell’Associazione, che fornisce ulteriori informazioni, utili per conoscere la città e il suo territorio. "Quest’anno saranno progettate e montate altre bacheche simili a Borgo Sisa, a Ronco Lido e a Cusercoli con lo scopo di facilitare il dialogo e la conoscenza tra comunità locali ed ospiti-turisti", continua Foietta. Dal 2017 molti sono i pellegrini che giungono a Roma passando anche da Meldola. Non solo italiani, ma anche tedeschi, danesi, svizzeri ed anche dall’America del Nord.

"Meldola si pone quindi come Comune, nella scia dei sostenitori di questo tipo di turismo, aperto a tutti, legato alla natura e alla salute, oltre che alla spiritualità nel raggiungere il Soglio di Pietro a Roma - concludono Giunchi e Foietta -. Non dimentichiamo infatti che questo percorso è storicamente illustrato negli Annales Stadenses che il Monaco Alberto di Stade fece nel 1236 quando partì dalla città Anseatica di Stade per giungere a Roma; percorso che chiamò la “Melior Via” per i popoli dil Nord Europa per giungere alla città eterna".

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