Mattarella a Forlì: "Riparte l'anno scolastico in Romagna, segno di tenacia e resistenza". Incontro con i comitati degli alluvionati
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato nel territorio forlivese, colpito appena 12 ore prima della visita da un terremoto con magnitudo 4.9 che si sta rivelando disastroso per alcuni comuni già travolti 4 mesi fa dall'alluvione
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato nel territorio forlivese, colpito appena 12 ore prima della sua visita da un terremoto con magnitudo 4.9 che si sta rivelando disastroso per alcuni comuni già travolti 4 mesi fa dall'alluvione, come Tredozio, Modigliana e Rocca San Casciano. Intorno alle 16 il Capo dello Stato è così giunto in via Turati, all'istituto superiore Saffi-Alberti, per la cerimonia ufficiale di inizio anno scolastico, in onda su Raiuno nella trasmissione “Tutti a scuola”.
Sul cancello dell'istituito scolastico è stato accolto dalle autorità: il sindaco Gian Luca Zattini, il presidente della Provincia Enzo Lattuca e in rappresentanza della Regione l'assessora regionale Irene Priolo. Quindi la visita all'interno dell'istituto, in particolare nei laboratori dei tre indirizzi della scuola, illustrati dagli stessi studenti, un punto di eccellenza del sistema formativo forlivese nel campo della moda, delle professioni sanitarie-ambientali e per i tecnici del territorio (ex geometri).
L'incontro con il comitato alluvionati
Mattarella ha anche brevemente incontrato una delegazione dei comitati degli alluvionati, che ha chiesto che i danneggiati dall'alluvione non vengano dimenticati. Il Presidente ha quindi ricordato l'azione in corso del commissario Figliuolo. A parlare per gli alluvionati è stata la presidente del Comitato Unitario Vittime del Fango Alessandra Bucchi e la vicepresidente Novella Castori.
Mattarella sul terremoto: "Ennesima ferita"
A margine della visita a Forlì il Presidente della Repubblica ha voluto personalmente incontrare i rappresentanti delle vittime del drammatico evento meteo, per ascoltare le loro istanze e rassicurare tutti i cittadini alluvionati della sua quotidiana attenzione e pensiero ai cittadini ed alle imprese del nostro territorio che ingenti danni hanno subito in quei terribili giorni di maggio. L’incontro si è concluso con la consegna di una lettera al Presidente Mattarella.
Lo spettacolo in diretta Rai
Dopo la visita alla scuola è partita la diretta Rai, giunta alla 23° edizione, condotta da Flavio Insinna e da Malika Ayane. Il pensiero è andato all'alluvione che ha colpito Forlì e tutta la Romagna. Proprio come segno di attenzione al territorio è stata scelta la scuola forlivese per la cerimonia, ospitata in un grande palco montato dalla Rai nel campo di atletica del centro studi che raggruppa , oltre al Saffi Alberti, anche il Liceo Scientifico e l'Istituto Tecnico Economico “Matteucci”.
“Il presidente sceglie sempre una scuola con un valore simbolico e tutti abbiamo nella mente l'alluvione che ha colpito questa zona”, ha ricordato in apertura Flavio Insinna. “La nostra presenza qui non è casuale, ma ha un forte significato, abbiamo tutti negli occhi le immagini dell'alluvione di qualche mese fa che ha messo in ginocchio vite e famiglie, l'economia”, sempre Insinna, prima di dare il via ad uno spettacolo a cui hanno preso parte il cantante Alfa, l’attore Nicolò Galasso (che interpreta 'O Pirucchio' nella serie di successo Mare Fuori) e il gruppo musicale “The Kolors”. In apertura anche “Rincomincio da qui”, cantato da Malika Ayane. Ma soprattutto sul palco sono salite le migliori esperienze della scuola italiana.
MIlle studenti ad applaudirlo, anche i bambini delle scuole alluvionate
Come personalità istituzionali presenti anche il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara e la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, che ha ricordato l'iniziativa con cui è partito l'anno scolastico, quella dell'assicurazione - gratuita per le famiglie - per studenti e insegnanti che copre anche le attività di alternanza scuola-lavoro, “una protezione assicurativa attiva in tutti i momenti, quindi anche nei percorsi in cui la scuola incontra il lavoro”, ha spiegato Calderone.
Sul palco di Forlì, infine anche il ministro dell'Istruzione e merito Giuseppe Valditara che è partito ricordando il personale della scuola che "nei giorni dell'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna si è adoperato in modo esemplare per rendere agibili le loro scuole, punto di riferimento delle loro comunità". E ha proseguito Valditara: "Il primo giorno di scuola rappresenta un nuovo inizio, c'è sempre l'idea della novità e della crescita, della conoscenza che si avvia, dei rapporti umani che si rinnovano coi docenti e i proprio compagni". Quindi la citazione del costituente Giorgio La Pira: "Al centro della scuola c'è la persona dello studente. Giorgio La Pira indicava la radicale differenza tra l'ordinamento fascista e quello democratico e repubblicano della scuola, nel primo la persona era asservita alle esigenze superiori dello Stato, invece nel secondo è lo Stato al servizio della persona: la scuola repubblicana mette sempre al centro la persona di ogni studente, senza alcuna discriminazione", senza altri scopi "se non per offrire a ciascuno le abilità per realizzare sogni e aspirazioni".
VIDEO - La visita di Mattarella ai laboratori del Saffi-Alberti
Il discorso di Mattarella
"Ringrazio l'istituto Saffi-Alberti per questa ambientazione così ben organizzata - ha esordito Mattarella -. Abbiamo deciso di trovarci qui nel cuore della Romagna colpita da una rovinosa alluvione, che ha causato vittime e distrutto case e aziende, allagato campi, sconvolgendo la vita di tante persone. L'anno scolastico si apre in queste terre con regolarità, nonostante i danni subiti dalle strutture, anche se il terremoto di questa notte, in un Comune non lontano da qui, ha creato problemi alla scuola. Questo inizio in Romagna è segno forte e concreto di tenacia e di resistenza e rappresenta un messaggio di inalterata vicinanza alla gente di Romagna". Mattarella ha quindi ricordato che "nei giorni successivi all'alluvione giovani provenienti da tutt'Italia hanno impugnato pale, scope e secchi, il loro contributo è stato prezioso nella lotta contro il fango e per manifestare solidarietà; hanno dimostrato concretamente che l'Italia è una comunità e che dai problemi se ne esce tutti assieme".
Vari i passaggi del Capo dello Stato sui diversi problemi della scuola. Si è soffermato per esempio sull'inclusione: "Molti passi sono stati fatti per i giovani portatori di disabilità, ma su questo fronte non possiamo fermarci. Va considerato con attenzione anche che le nostre classi sono frequentate da circa 800mila studenti migranti o figli di migranti stranieri, un decimo degli iscritti. Studiano da italiani, apprendono la nostra cultura e i nostri valori e possono costituire un grande potenziale per il nostro Paese. Ma le loro condizioni di povertà espongono questi ragazzi maggiormente a ritardi e abbandoni scolastici. Non si cresce nel necessario spirito civico nell'isolamento e questo produce rischi insidiosi per la società, che questi studenti traducano la loro marginalizzazione nel rifiuto della convivenza o come impulso alla ribellione. Per questo l'inclusione ha un ruolo fondamentale nella scuola".
VIDEO - Mattarella: "Gli angeli del fango dimostrano che l'Italia è una comunità"
Gli insegnanti, infine, abbiano nella società il prestigio che meritano e non siano messi in discussione dalle famiglie: "Bisogna incoraggiare il lavoro di tanti insegnanti entusiasti e volenterosi, evitando che cambino ogni anno, dovendo così ricostruire il rapporto con gli studenti, e assicurando agli insegnanti condizioni economiche adeguate, restituendo alla loro funzione il prestigio che ne compete nella società. Prestigio che talvolta è messo in discussione da genitori che non si rendono conto di recare danno ai propri figli".