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Maltempo e danni / Predappio

Emergenza frane, summit a Predappio col ministro Musumeci. L'appello: "Servono risorse e supporto tecnico"

Il summit di Predappio è stato un importante momento di coordinamento per la Protezione Civile, dove i sindaci e gli amministratori locali hanno potuto rappresentare la gravità della situazione che si stanno trovando ad affrontare

L'ondata di maltempo che ha colpito ad inizio maggio Modigliana, Predappio e Dovadola ha lasciato segni indelebili. Restituendo la fotografica di un territorio profondamente modificato. Mentre prosegue la fase d'emergenza, si guarda al futuro. "Il tema non riguarda solamente di reperire le risorse necessarie. Ma anche quello di avviare un'opera di ricognizione dettagliata e di priorità degli interventi da progettare". Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, accompagnato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha visitato alcune delle aree colpite dal maltempo e attualmente in situazione di emergenza nazionale. Con loro il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami, il Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, e la direttrice dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Rita Nicolini.

VIDEO - Grandinata a Dovadola

Il summit di Predappio è stato un importante momento di coordinamento per la Protezione Civile, dove i sindaci e gli amministratori locali hanno potuto rappresentare la gravità della situazione che si stanno trovando ad affrontare. Al titolare del Dicastero della Protezione Civile sono state mostrate cartine e fotografie, documenti che illustrano i pesanti danni causati dall'ondata di maltempo. "Le priorità - ha rimarcato il ministro - sono le infrastrutture strategiche, quelle che devono collegare i centri abitati e gli insediamenti produttivi. Poi gradualmente si affronteranno le altre emergenze, come la ricostruzione delle strade comunali e vicinali. Alcune dovranno cambiare il percorso, poichè le frane hanno cambiato la morfologia del territorio".

Frane, il ministro Nello Musumeci nelle aree colpite

La visita del ministro Musumeci

VIDEO - Il ministro Musumeci e la ricostruzione: "Stabilire le priorità"

VIDEO - La situazione frane: "Strade sprofondate, cambiata la morfologia del territorio"

VIDEO - La relazione del presidente della Provincia: "Danni sono incalcolabili"

"Siamo riusciti a contenere gli effetti più nefasti di questa ondata di maltempo - ha ricordato il presidente della Provincia, Enzo Lattuca -. I danni sono incalcolabili, con danni alle infrastrutture. La Provincia si è trovata con dieci strade chiuse. Sei sono state riaperte al traffico, mentre per le altre quattro bisogna fare i conti con interruzioni difficili da ripristinare. La situazione inoltre non è stabile e ci potrebbero essere altre frane. Abbiamo bisogno di risorse e supporto tecnico". Lattuca ha ricordato anche come il settore agricolo sia stato pesantemente colpito da questa ondata di maltempo. "E' un territorio ferito", ha rimarcato il sindaco di Predappio, Roberto Canali, che ha parlato a nome anche dei sindaci di Modigliana, Jader Dardi e di quello di Dovadola, Francesco Tassinari. "Abbiamo tamponato l'emergenza, ma stiamo affrontando una situazione provvisoria", le parole del primo cittadino. 

Bonaccini: "Un miliardo di euro di danni"

“Abbiamo stimato un miliardo di euro di danni, tra pubblico e privato - ha sottolineato Bonaccini -. Quando, a breve, avremo le cifre puntuali, non ci discosteremo molto. La visita del ministro Musumeci è un forte segnale di vicinanza del Governo, che apprezziamo molto. Il nostro impegno è quello di ricostruire tutto, e in tempi brevi e certi”, ha proseguito il presidente, che ieri proprio sull'emergenza maltempo ha incontrato a Palazzo Chigi la premier Giorgia Meloni. “Abbiamo bisogno certamente delle risorse, ma anche di uno strumento normativo, un Decreto legge speciale, che ci consenta di accelerare e sburocratizzare, in particolare per le imprese, a partire da quelle agricole, per i lavoratori, le famiglie”.

"Voglio, inoltre, esprimere un ringraziamento straordinario al prefetto di Ravenna, alle Forze dell’ordine, a tutto il sistema di Protezione civile regionale, ai volontari; ai Vigili del fuoco, alla Croce Rossa, alle pubbliche assistenze; ai sindaci e sindache: grazie per la determinazione, la competenza, la qualità. E per una caratteristica molto emiliano-romagnola: qui non ci si lamenta mai e ci si rimbocca subito le maniche. Grazie di cuore a chi è intervenuto, anche dalle altre Regioni", ha concluso Bonaccini.

L'intervento di Alice Buonguerrieri

"Ancora una volta il Governo Meloni ha dimostrato attenzione, vicinanza e soprattutto volontà di dare risposte immediate ai territori colpiti dall'ondata di maltempo, che ha causato frane, smottamenti e alluvioni - sottolinea la deputata di Fratelli d'Italia, Alice Buonguerrieri, presente all'incontro -. Dopo il sopralluogo del Ministro Lollobrigida, che la settimana scorsa ha portato conforto alle aziende agricole travolte dalla piena di fiumi e torrenti; dopo il costante impegno del Viceministro Bignami, che ha mantenuto una interlocuzione con Anas, Rfi e il territorio per supervisionare la tenuta delle infrastrutture e garantire i collegamenti; oggi anche il ministro Musumeci ha verificato in prima persona, assieme al Capo della Protezione Civile Curcio, la situazione a Forlì-Cesena, Faenza e nel Bolognese. Una visita che il territorio ha apprezzato perché operativa: oltre a nuove misure per affrontare l'emergenza, si sono infatti gettate le basi per la ricostruzione". 

"Come ha ribadito il Ministro Musumeci gli enti locali non sono soli - ribadisce Buonguerrieri -: Protezione Civile e Governo sono pronti ad intervenire per le opere di messa in sicurezza del dissesto e di ricostruzione. E' stato ribadito il massimo impegno e l'incessante operatività per tentare di ripristinare le infrastrutture nel più breve tempo possibile e di mettere in sicurezza il territorio, supportando poi cittadini e imprese nella ricostruzione. Tempestività, presenza sul territorio e operatività a tutto tondo, la risposta del Governo Meloni è stata immediata come mai in passato davanti all'emergenza, l'Esecutivo ha aperto un'interlocuzione costante con il presidente della Regione Bonaccini ed è pronto a far la sua parte sin in fondo. Ma questa vicenda ci ricorda come la prevenzione e la cura del territorio siano fondamentali, soprattutto in un contesto dove il clima è cambiato e fenomeni intensi stanno diventando periodici: quando è accaduto deve servire da esempio, perché la buona politica deve intervenire prima, deve prevenire il disastro. Ecco perché l'Assessorato alla Protezione Civile, come ha detto Musumeci, è tra i più importanti nelle amministrazioni territoriali: tutela la sicurezza e quindi la vita dei cittadini".

L'intervento del deputato Morrone

"Un grande attestato di stima nei confronti del ministro Nello Musumeci” è stato dichiarato dal parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, che ha seguito la visita del ministro prima a Borgo Tossignano, nella Vallata del Santerno nell’imolese, poi a Predappio e a Faenza, nelle aree più colpite dalle conseguenze dell’ondata di maltempo del 2 maggio scorso.
“Musumeci non ha lanciato né proclami, né promesse, come siamo abituati a sentire dagli amministratori regionali, al contrario ha dato prova di grande concretezza e pragmatismo - commenta Morrone - ha ascoltato e riconosciuto la gravità della situazione assicurando che il Governo se ne farà carico, intervenendo con iniziative a vantaggio di tutte le regioni di cui sono stati trascurati per almeno un decennio la fragilità e il dissesto idrogeologico con particolare riferimento alla montagna. Per quanto ci riguarda, la Lega sosterrà ogni iniziativa effettivamente utile ad aiutare le aree colpite".

"Sono anni che non si lavora in modo sistematico sulla prevenzione e sulla realizzazione di progetti per contrastare dissesto idrogeologico e alluvioni. Non è più accettabile – evidenzia Morrone - che amministrazioni e enti regionali e locali giochino allo scaricabarile di fronte a danni veramente seri, a imprenditori in ginocchio, a famiglie sfollate, a frane già monitorate e studiate da anni, a fiumi che straripano per la mancata manutenzione o per lavori eseguiti male. E mai che ci siano assunzioni di responsabilità a livello locale, come regionale, per competenze disattese, allarmi inascoltati, progetti rimasti sulla carta. Ribadisco, anche a questo proposito, quanto sia urgente una controriforma delle Province, ripristinando le competenze di questi enti e il loro ruolo di coordinamento del territorio, con un presidente eletto a suffragio universale".

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