Il vizio della sigaretta, nel Forlivese la percentuale più alta in Romagna. Pesano le difficoltà economiche
L'Ausl Romagna organizza corsi specifici gratuiti attraverso i Centri Antifumo per aiutare le persone che vogliono smettere di fumare
Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose patologie cronico-degenerative, in particolare a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare. Nel mondo il fumo è il primo fattore di rischio evitabile di morte prematura. In Romagna emerge che la prevalenza di fumatori varia dal 26% di Ravenna al 28% di Forlì (Rimini e Cesena 27%). Rispetto al livello nazionale è inferiore la quota di non fumatori e superiore quella degli ex fumatori. Anche in Romagna, come a livello regionale e nazionale, l’abitudine al fumo mostra forti differenziali demografici e socio-economici.
La prevalenza di fumatori di sigaretta è più alta tra i 25-34enni (34%); gli uomini (28%); le persone con bassa scolarità (31%); le persone con difficoltà economiche (fino al 44% in presenza di molte difficoltà). In ambito romagnolo, tra le persone con patologie croniche, la prevalenza di fumatori risulta essere del 28%; in particolare fuma quasi il 31% delle persone con patologia respiratoria cronica, quasi un quarto di quelle con una patologia cardiocircolatoria e circa il 31% di quelle con diabete.
L'Ausl Romagna organizza corsi specifici gratuiti attraverso i Centri Antifumo per aiutare le persone che vogliono smettere di fumare. I corsi offrono un supporto di gruppo e/o individuale ed hanno l'obiettivo di liberare il fumatore dalla dipendenza da nicotina. Vengono realizzati con un approccio multi disciplinare: psicologico e medico-farmacologico. La persona viene seguita nel tempo con controlli periodici, anche per la prevenzione delle ricadute. Gli interessati possono rivolgersi direttamente ai Centri antifumo delle Aziende sanitarie.