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Cronaca

Voleva il risarcimento della sim 'difettosa': diventa un tormento per i venditori

. Il giovane è già stato protagonista nel recente passato di altri comportamenti illeciti a seguito dei quali è tuttora destinatario del provvedimento di divieto di dimora nella provincia di Forlì-Cesena

La Polizia di Stato ha denunciato un 27enne campano, residente in Veneto, per i reati di "tentato furto aggravato" e "tentata estorsione". Il giovane è già stato protagonista nel recente passato di altri comportamenti illeciti a seguito dei quali è tuttora destinatario del provvedimento di divieto di dimora nella provincia di Forlì-Cesena disposto dal Tribunale. I nuovi fatti che gli vengono imputati, risalenti al mese di febbraio, sono precedenti a questa misura cautelare e sono emersi grazie all’attività di polizia di vicinato svolta dal Poliziotto di Quartiere in occasione di un contatto con un esercizio pubblico della grande distribuzione.

Gli agenti deputati al servizio di quartiere vennero informati che da qualche giorno un soggetto si introduceva all’interno procurando disturbo e minacciando i dipendenti. Approfondendo la questione è risultato che all'origine di queste sue irruzioni vi era la pretesa di risarcimento dei costi di acquisto di una Sim card, a suo dire difettosa, erogata da un “totem” automatizzato, con richiesta rivolta al “facilitatore” all’uso del totem. A nulla valsero gli inviti di rivolgersi direttamente alla società di telefonia, dato che il ruolo del facilitatore è limitato alla sola assistenza all’utilizzo dell’erogatore automatico.

Grazie alle immagini del sistema di sicurezza dell’esercizio, gli agenti hanno identificato il personaggio, e si sono anche accorti che in un'occasione si era introdotto nell’area riservata ai dipendenti e aveva rovistato tra gli effetti personali di uno di essi, senza però trovare nulla da rubare. Da qui, l’accusa di tentato furto, reato che non era stato denunciato perché la vittima non si era accorta di nulla. Per quanto riguarda, invece, la più grave accusa di tentata estorsione, è da ricondurre a un’aggressione avvenuta all’esterno dell’esercizio nei confronti del giovane addetto all’assistenza al totem, che è stato pesantemente minacciato affinché gli consegnasse il denaro corrispondente al costo della Sim card.
 

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