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Cronaca

Forno crematorio per cani e gatti, aspro dibattito in Consiglio: "Non sarà un terzo inceneritore"

Il Consiglio comunale di Forlì vota a favore della variante urbanistica che permetterà alla città di dotarsi di un forno crematorio per gli animali di affezione

Il Consiglio comunale di Forlì vota a favore della variante urbanistica che permetterà alla città di dotarsi di un forno crematorio per gli animali di affezione. A Forlì il piano regolatore non prevedeva infatti la possibilità di realizzare un simile impianto, oggetto di richiesta da parte dei cittadini per molti dei quali il "fine vita" del proprio animale di affezione è un momento da gestire anche dal punto di vista psicologico, quindi con la necessità di dover gestire le spoglie in modo consono. Il voto è arrivato compatto dalla maggioranza di centro-destra, ma con obiezioni dei gruppi 'Forza Italia' e 'Centrodestra per Forlì', che hanno espresso riserve sul progetto che verranno poi tramutate in osservazioni alla variante. No di tutta l'opposizione, che invece chiedeva di rinviare la delibera per approfondimenti.

La delibera ha visto un lungo dibattito con diverse posizioni in campo. Il centro-sinistra avrebbe preferito la definizione di un terreno comunale da adibire a sepoltura al posto di un impianto che, per quanto piccolo, andrà a generare emissioni in atmosfera. "Anche l'inceneritore ex Mengozzi partì come impianto per lo smaltimento di carcasse di animali, poi è arrivato a 32mila tonnellate", tra gli altri ha attaccato la consigliere Loretta Prati (Pd). A replicare a tale preoccupazione è Albert Bentivogli, consigliere della Lega: "Non è un terzo inceneritore".

Quello che viene autorizzato non è un impianto di cremazione, ma viene più propriamente adottata una variante urbanistica che, se approvata al termine dell'iter, permetterà ad eventuali soggetti privati di realizzare tali strutture, prima non previste. Ma con alcuni limiti. Il forno crematorio per animali è un' apparecchiatura delle dimensioni contenute, circa quelle di un forno da pizza, di quattro metri per quattro. Secondo quanto previsto dovrà essere posto ad almeno 200 metri dalle civili abitazioni e da luoghi sensibili come scuole e case di riposo e di cura, nelle aree produttive di Coriano o Villa Selva. Il dimensionamento massimo è di un impianto di piccole dimensioni con capacità di circa 120 carcasse al mese e solo di animali di piccola taglia. Attualmente a Forlì l'incenerimento degli animali morti è realizzata dall'inceneritore ex Mengozzi, ma non viene reso possibile il servizio di consegna delle ceneri, mentre in molti scelgono la sepoltura in giardini privati.

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