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Economia

Accolto l'appello di Assoavi: sì del ministro al tavolo di coordinamento e programmazione del settore avicolo

Il ministro Stefano Patuanelli ha annunciato che il 12 novembre sarà avviato un tavolo di coordinamento e programmazione del settore avicolo

L’appello, lanciato durante la recente edizione di Fieravicola tenuta a Rimini lo scorso mese di settembre, è così stato accolto. Il ministro Stefano Patuanelli ha annunciato che il 12 novembre sarà avviato un tavolo di coordinamento e programmazione del settore avicolo. Assoavi, organizzazione interprofessionale avicola, per voce del presidente Gian Luca Bagnara e del direttore Stefano Gagliardi, "ringrazia il ministro Patuanelli, i collaboratori, in particolare il consigliere Elio Cosimo Catania, ed il Sottosegretario Francesco Battistoni, per aver raccolto la richiesta di avviare un tavolo di coordinamento e programmazione del settore avicolo".

"E’ fortemente sentita la necessità di un coordinamento stretto fra politiche agroalimentari e sanitarie per guidare gli indirizzi in tema di benessere animale, ed a questo si aggiunge la criticità dei costi della mangimistica che oggi rappresentano oltre il 70% dei costi di produzione a seguito dell’impennata delle materie prime - proseguono Bagnara e Gagliardi -. Tutto questo a fronte di prezzi remunerativi del prodotto finito che coprono appena l’80% dei costi. E’ perciò necessario rendere trasparenti i costi lungo tutta la filiera, fino al consumatore e questo significa equa remunerazione e distribuzione del valore".

"La cabina di Regia che vedrà coinvolti il Mipaaf ed il Ministero della Salute,  avrà perciò l’opportunità di disegnare un piano di settore per rendere più trasparente il mercato e comunicare e promuovere l’impegno dell'intera filiera sul tema della sostenibilità e del benessere animale - concludono -. Oltre a questo, la fase di programmazione della nova Pac può rappresentare un’ opportunità per ricollegare la zootecnia alla produzione agricola incentivando una produzione nazionale di proteine vegetali, per ridurre il deficit delle importazioni, e migliorando il carbon stock nei suoli, oltre ad essere essere un ottimo supporto per sostenere investimenti in R&S ed innovazione".

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