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Acis Santa Sofia, i sindacati: "Attendiamo per la cassa integrazione straordinaria"

I sindacati vogliono fare chiarezza in merito alla situazione, assolutamente complicata, in cui si trovano le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo ACIS di Santa Sofia

I sindacati vogliono fare chiarezza in merito alla situazione, assolutamente complicata, in cui si trovano le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo ACIS di Santa Sofia. “Riteniamo però opportuno che soprattutto chi ricopre ruoli di rappresentanza nelle istituzioni verifichi la correttezza delle informazioni prima di diffondere notizie non corrette che possono rischiare di alimentare l'incertezza e la confusione tra le persone”, scrivono riferendosi all'intervento del consigliere regionale del Pdl Luca Bartolini.

“Andiamo con ordine: al momento purtroppo non abbiamo ancora raggiunto l'accordo per il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per fallimento (della durata di 12 mesi a decorrere dal fallimento, eventualmente prorogabili). Auspichiamo però che, a seguito dell'approvazione da parte del giudice delegato, che dovrebbe avvenire in queste ore, entro la metà della prossima settimana sia possibile sottoscrivere tale accordo in Provincia anche al fine di consegnare il testo dello stesso a tutti i lavoratori, affinché siano attivate le procedure di anticipazione da parte degli istituti di credito nelle more del pagamento della cassa diretto da parte dell'Inps ai singoli lavoratori. L'accordo di cassa integrazione straordinaria prevede al suo interno anche lo strumento della mobilità per favorire la ricollocazione dei lavoratori che trovassero nuovo impiego nel periodo interessato alla CIGS”, spiegano

“Risultano invece già autorizzati i trattamenti di cassa integrazione straordinaria in deroga per i lavoratori di ACIS e CISS, per il periodo dal 2 luglio 2013 al 22 settembre 2013, per i quali è imminente il pagamento diretto ai lavoratri da parte dell'INPS. In queste settimane infine, anche con momenti di informazione pubblica e con assemblee sindacali svolte in azienda, tutti i lavoratori creditori (circa 250) sono stati messi nelle condizioni di essere assistiti nelle pratiche per l'insinuazione nello stato passivo del fallimento per recuperare le retribuzioni arretrate (4 mesi e quattro giorni), il TFR e quanto dovuto come mancato versamento alla previdenza complementare. Dichiarazioni confuse non aiutano nessuno, - chiudono i sindacati accusando Bartolini - né i lavoratori a casa in attesa degli ammortizzatori sociali, né i lavoratori (una novantina) al momento occupati in Vis Mobilty, l'azienda che tramite affitto di ramo d'azienda sta proseguendo nelle attività di Acis anche sulla base di importanti accordi sindacali raggiunti nel corso del 2013. E' prevista l'assemblea sindacale in azienda giovedì prossimo 19 dicembre”.

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