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Aeroporto, 50 dipendenti Seaf in cassa integrazione

Il capogruppo della Lega Nord Gian Luca Zanoni interroga la Giunta provinciale per sapere se è vero che "nell'aeroporto di Forlì ci sono 220 posizioni lavorative in cassa integrazione

Il capogruppo della Lega Nord Gian Luca Zanoni interroga la Giunta provinciale per sapere se è vero che “nell’aeroporto di Forlì ci sono 220 posizioni lavorative in cassa integrazione i quali contratti pare siano con scadenza 30 novembre. Di queste in Cassa integrazione straordinaria sono 50 dipendenti di Seaf, 42 fra funzionari, impiegati e 8 tra operai e tecnici, alcuni di questi da giugno sono a “zero ore”, mentre un’altra quota mensile si alterna per garantire i servizi”.

Risponde l’assessore al Lavoro Denis Merloni: “La situazione è la seguente: da febbraio a settembre di quest’anno abbiamo svolto sette incontri con i sindacati e con le imprese che lavorano all’interno dell’aeroporto. Seaf ha chiesto la cassa integrazione per 50 persone a rotazione; la Marco Polo Food, per la ristorazione, ha 6 dipendenti, nessuno in cassa integrazione; Formula Servizi per le pulizie ha 7 persone, di cui 5 in cassa integrazione, ma di fatto lavorano quasi a tempo pieno in quanto c’è stato un assorbimento del loro orario di lavoro nel sistema Formula Servizi; l’azienda Giaccheri per il facchinaggio ha 12 dipendenti, è stata chiesta cassa integrazione a rotazione; Colas per la sorveglianza non utilizza cassa integrazione, i due esuberi sono stati ricollocati in altri servizi. Nessuno dei lavoratori dello scalo ha chiesto al momento di poter abbandonare la struttura, in quanto credono che possa essere rilanciata”.

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