Aeroporto, buio per gli 80 lavoratori. Poche opportunità di ricollocazione

Si è svolto mercoledì in Provincia, alla presenza dell’assessore al Lavoro Denis Merloni e della delegazione sindacale Cgil, Cisl e Uil, una verifica rispetto alle dichiarate volontà in merito alla ricollocazione di tutti i lavoratori del sito aeroportuale e prospettive di riutilizzo del “Ridolfi”, contenute nel verbale di incontro sottoscritto da Comune, Regione, Provincia, Camera di Commercio e sindacati. Questo incontro, che aveva come priorità l’individuazione delle opportunità occupazionali, derivanti dalle società partecipate, dai soci pubblici proprietari di Seaf, al momento, non ha prodotto risposte all’altezza del bisogno e delle aspettative.

Nel contempo anche le disponibilità prospettate il 30 maggio dalla SAB di Bologna, società di gestione dell'aeroporto Marconi, non trovano, se non parzialmente, effettive risposte occupazionali. I segretari di Cgil, Cisl e Uil di Forlì, Paride Amanti, Luigi Foschi, Filippo Pieri, a nome della delegazione sindacale, chiedono con forza alle istituzioni di attivarsi fattivamente per concretizzare soluzioni occupazionali per tutti i lavoratori interessati, dando seguito alle volontà espresse e contenute nell’accordo del 21 maggio scorso.

Inoltre sulla necessità di dare un futuro al Ridolfi, i segretari, in merito all’ipotesi di un progetto di riutilizzo dell’infrastruttura aeroportuale proposta da Enav, oggi sul tavolo del ministro alle infrastrutture Maurizio Lupi, sollecitano la politica forlivese e in particolare chi aveva dichiarato disponibilità in tal senso, a fare ciascuno la propria parte per ottenere dal ministro in tempi brevi il consenso a verificare la fattibilità della iniziativa.