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L'aeroporto si mette in mostra: presentato il bando a Milano

Sarà di 5,7 milioni di euro il fee d'ingresso per acquisire la concessione per la gestione totale dell'Aeroporto "Luigi Ridolfi" di Forlì, il terzo, a livello regionale, per traffico passeggeri

Sarà di 5,7 milioni di euro il fee d’ingresso per acquisire la concessione per la gestione totale dell’Aeroporto “Luigi Ridolfi” di Forlì, il terzo, a livello regionale, per traffico passeggeri. “È una somma sottodimensionata rispetto all’utilità pluriennale dell’investimento, se si considera che è possibile gestire le attività aeroportuali su un sedìme di buona qualità e per un periodo variabile dai 20 ai 40 anni”, ha commentato Riccardo Roveroni, accountable manager di Seaf, nel corso della presentazione ad analisti finanziari, compagnie aeree, operatori economici e potenziali investitori, italiani ed internazionali, del Bando di Gara per l’affidamento da parte di ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) della concessione, che ha avuto luogo a Milano, presso la sede di Banca Intesa.  

Gli enti locali - ha spiegato il Sindaco di Forlì, Roberto Balzani - sono disponibili a garantire, nelle forme consentite dalla legge, un contributo allo start up di almeno un milione di euro all’anno per la durata di tre/cinque anni; a questo si aggiungono due milioni di euro già stanziati dalla Regione Emilia Romagna per investimenti sul sedime”. Nel corso dell’incontro, Riccardo Roveroni e Maurizio Cosco, consulente di direzione aziendale di  SEAF e Antonio Nannini, Segretario generale della Camera di Commercio di Forlì Cesena hanno presentato un documento molto dettagliato, contenente oltre ai termini dell’offerta (tipo e durata della concessione, modalità di accesso alla Gara, entità del fee d’ingresso richiesto da ENAC a titolo di indennizzo degli investimenti in struttura effettuati dall’attuale gestore) la descrizione delle caratteristiche dell’aeroporto forlivese e delle sue prospettive, nell’ottica del gestore aeroportuale, di investitori e di industriali interessati a sviluppi commerciali. Si tratta del primo caso in Italia di privatizzazione di società di gestione aeroportuale effettuata attraverso un bando di gara di respiro internazionale di ENAC.

Si tratta di un medio player regionale con ottime potenzialità di sviluppo per una sua futura maggiore connotazione aeronautica (low cost, sviluppi polo tecnologico e scuole di volo, voli charter. traffico merci). La piattaforma aeroportuale è particolarmente flessibile rispetto alle esigenze delle compagnie e delle attività servite. Altri punti di forza sono le dotazioni infrastrutturali (sette ettari di terreno di proprietà comunale destinati alla valorizzazione delle attività aeroportuali, collegamento diretto con l’autostrada A14 tra il 2014 e il 2015), il posizionamento su un territorio non soffocato dal punto di vista urbanistico e le ampie opzioni di sviluppo (commerciali, di servizi aeronautici collegati, merci).

“Tutte queste prerogative - ha commentato Maurizio Cosco - sono testimoniate sia dalla storia stessa dell’aeroporto di Forlì (che in passato ha assicurato efficacemente attività e servizi relativi sia all’aviazione generale che al traffico charter e merci), sia da numerosi indicatori di gestione che vedono il Ridolfi sempre classificato in posizioni importanti o di rilievo. Dopo l’esperienza dei soci pubblici, che continueranno a dare sempre il loro supporto allo sviluppo aeroportuale forlivese, tocca ora a operatori e investitori privati dare un indirizzo chiaro e vantaggioso a questa importante infrastruttura”.
 

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