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Aeroporto senza ali: Wizz Air va a Bologna. Si chiede l'aiuto della Regione

"Dal 31 marzo sposteremo a Bologna tutte le nostre rotte attualmente operate da Forlì. Speriamo che i nostri clienti apprezzeranno la posizione centrale dell'aeroporto di Bologna", è l'auspicio espresso da Daniel De Carvalho, direttore relazioni esterne di Wizz Air. Il passaggio di Wizz Air a Bologna lascia senza tratte attive l'aeroporto di Forlì

"Dal 31 marzo sposteremo a Bologna tutte le nostre rotte attualmente operate da Forlì. Speriamo che i nostri clienti apprezzeranno la posizione centrale dell'aeroporto di Bologna", è l'auspicio espresso da Daniel De Carvalho, direttore relazioni esterne di Wizz Air. Il passaggio di Wizz Air a Bologna lascia senza tratte attive l'aeroporto di Forlì e getta nubi ancora più scure sul suo futuro. Il bando per la privatizzazione dello scalo romagnolo scade il 25 marzo, dopo la proroga stabilita a causa del vuoto di offerte alla prima scadenza di febbraio.

Cgil, Cisl e Uil di Forlì unitamente alle categorie e ai delegati del sito aeroportuale hanno infatti incontrato lunedì il liquidatore della Seaf, Riccardo Roveroni, e tutti i soci, negli uffici dell’Assessorato regionale ai trasporti, per fare l’ultimo punto della grave situazione prima della scadenza. I sindacati, preoccupati dell’avvicinarsi della scadenza del bando senza che alcuna proposta si stia concretizzando, hanno chiesto alle istituzioni presenti, a partire dalla Regione Emilia Romagna, un percorso finalizzato a 2 obiettivi: “Definire i tempi e i modi con cui tutti i lavoratori delle aziende presenti nel sito aeroportuale di Forlì potranno beneficiare degli strumenti a sostegno del reddito e avviare una task–force coordinata dalla Regione Emilia Romagna, con la presenza di tutte le istituzioni del territorio finalizzate ad attivare, in una logica di Area Vasta, politiche attive per il lavoro con l’obiettivo di valorizzare le professionalità presenti nel sito aeroportuale forlivese e dare risposte occupazionali a tutti”. E’ fissato un nuovo incontro per il 26 marzo in Regione per la partenza di questo percorso.

Le organizzazioni sindacali hanno inoltre chiesto che le istituzioni si attivino nei confronti di Enac per conoscere le scelte che questa intende effettuare per il Ridolfi, nel caso in cui la gara vada deserta. Hanno chiesto il coinvolgimento diretto del presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, perché ritengono che a questo punto, dopo che non si è realizzato un sistema aeroportuale emiliano romagnolo, almeno si cerchi di unire tutte le forze disponibili per dare un futuro dignitoso ai lavoratori coinvolti.

Tornando a Wizz Air, "la decisione di lasciare il 'Ridolfi' è stata presa d'accordo con l'aeroporto, perché Forlì non era più in grado di continuare la collaborazione", afferma De Carvalho. Poi Bologna affonda e gira il coltello nella piaga, con Bruno Filetti, presidente della Camera di Commercio felsinea e socio di maggioranza del Marconi: "Il punto focale è che Bologna si dimostra all'altezza di una compagnia che ha molta accuratezza nel prendere decisioni. Questa occasione ha mostrato quali situazioni sono sostenibili e quali no". Secondo Filetti non c'é più spazio per una politica aeroportuale che tenga in piedi scali poco produttivi: "Noi abbiamo continuato il nostro lavoro, non potevamo distrarre risorse che non avrebbero avuto possibilità di ritorno. Non si possono più usare soldi in modo superficiale e l'atteggiamento di Bologna è stato responsabile verso il territorio e l'economia in generale".

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