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Confagricoltura scende in campo contro il lavoro nero: "Chi sa denunci"

Confagricoltura scende in campo contro il lavoro nero. "Se qualcuno è realmente a conoscenza di reati del genere, ha un solo ed unico obbligo e dovere ossia denunciare il fatto alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine", afferma Claudio Canali

Confagricoltura scende in campo contro il lavoro nero. "Se qualcuno è realmente a conoscenza di reati del genere, ha un solo ed unico obbligo e dovere ossia denunciare il fatto alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine", afferma Claudio Canali, presidente Interprovinciale di Confagricoltura. “Altrimenti sono solo ‘boutade’ per apparire sulla stampa, gettare fango su migliaia di aziende che quotidianamente danno lavoro ‘serio’ a tante famiglie", aggiunge.

Confagricoltura, veidenzia Canali, "è da sempre impegnata a contrastare ogni forma di sfruttamento che, peraltro, creerebbe concorrenza sleale sui costi alle proprie aziende che invece lavorano osservando le leggi e i contratti di lavoro. Noi siamo dalla parte di chi queste angherie le subisce e siamo pronti a sottoscrivere qualsiasi documento a difesa delle categorie citate.”

“Le aziende che rappresentiamo - aggiunge Roberto Gori, direttore di Confagricoltura - non sono abituate ad usare questi metodi che si rifanno ai tempi bui della tratta degli schiavi. Sono invece abituate ad assumere regolarmente gli operai, a corrispondere loro quanto previsto dai contratti di vario livello e a versare per loro i contributi previdenziali previsti dalle leggi vigenti”.

“Per cui il richiamo è alla concretezza delle azioni della rappresentanza sindacale, sia datoriale che dei lavoratori - insiste Gori -. non per altro il contratto interprovinciale, rinnovato nello scorso marzo, richiama ancora una volta il comune intento di usare ogni mezzo per combattere il lavoro nero, il caporalato, i falsi appalti. Questa è il percorso corretto per ‘snidare’ eventuali sacche di ‘lavoro sommerso e sfruttato’, che danneggia i lavoratori, i ma anche le aziende serie. Noi siamo pronti a fare, come sempre, la nostra parte.”

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