In provincia ci sono 189 imprese artigiane associate a Cna colpite dall'alluvione: "Sono romagnoli a cresta alta"
Sono 189 le imprese artigiane associate a Cna che nella provincia di Forlì-Cesena sono state travolte dall'alluvione, con danni parziali e in alcuni casi totali alle loro attività economiche
Sono 189 le imprese artigiane associate a Cna che nella provincia di Forlì-Cesena sono state travolte dall'alluvione, con danni parziali e in alcuni casi totali alle loro attività economiche. Il lavoro di una vita spazzato via in una notte dall'acqua traboccata dai fiumi: per questo, oltre agli aspetti economici, ci sono consistenti impatti emotivi e psicologici sugli imprenditori e i loro collaboratori. E proprio a questo aspetto, più motivazionale, è diretta la campagna di comunicazione social ideata da Cna e intitolata “Romagna a cresta alta”, per dar voce a migliaia di attività e persone che ogni giorno affrontano situazioni difficili e impegnative con dignità, intelligenza e coraggio, sapendo di vivere in un territorio che ha nel proprio Dna la forza per superare anche gli ostacoli più duri in virtù di questo carattere speciale della sua comunità. "Una campagna per ridare senso di appartenenza", chiosa il presidente provinciale Lorenzo Zanotti.
Il sostegno agli associati
Fin da mercoledì 17 maggio è partita una massiccia e sistematica campagna di contatti rivolta alle imprese delle zone più colpite per fornire tutte le informazioni disponibili e raccogliere le esigenze impellenti. Grazie a oltre 400 visite o telefonate, svolte nell’arco delle prime settimane dell’emergenza, è stata creata una vera e propria banca dati delle imprese alluvionate e delle loro esigenze. A oggi 189 imprese a livello provinciale (117 Forlì città, 39 Cesena Val Savio, 26 Colline forlivesi, 7 Est Romagna) hanno subito danni diretti riconducibili all’alluvione. "Non è ancora possibile stimare un importo medio dei danni, mancando ancora molti decreti per gli indennizzi, nonché indicazioni specifiche su come approntare le perizie - spiega Zanotti -. A chi può ripartire, perché anche stare fermi è un costo ingente, stiamo dicendo di conservare tutto, dalle fatture alle fotografie dei danni". I ritardi nei ristori, la viabilità in collina sono le urgenze maggiormente poste dagli imprenditori all'associazione di categoria.
Dal punto di vista della comunicazione è stata attivata una sezione speciale del sito web, sono state inviate newsletter (34 nell’arco dei primi 40 giorni dall’inizio dell’emergenza) e un servizio di sms mirati. Per dare risposta e supporto rispetto ai servizi specifici più richiesti (sgomberi, impiantisti, tecnici per perizie, ecc.) è stata presto attivata una rete di attività capaci di garantire le diverse risposte, che è stata pubblicata sul sito. È stato costante e puntuale, infine, l’aggiornamento normativo su tutte li misure prese a livello locale, regionale e nazionale a seguito dell’alluvione. Cna, inoltre, ha attivato un canale in stretta connessione con l’amministrazione pubblica, Alea ed Hera per intervenire sui primi disagi più gravi e quelli ancora non risolti. A ciò si sono aggiunti ripetuti incontri con le diverse amministrazioni locali e la visita alle imprese con le amministrazioni stesse.
La stessa Cna è finita alluvionata
Non è stato un lavoro facile, dal momento che la sede provinciale della Cna, in via Pelacano a Forlì, è stata a sua volta alluvionata. "E' finito completamente sott'acqua il piano interrato e al piano terra abbiamo avuto circa mezzo metro di acqua e fango. Siamo rimasti senza corrente elettrica fino a quando non è stato creato un collegamento diretto con la cabina Enel, senza server, con effetti sul lavoro di circa 300 collaboratori. Ma volevamo rimetterci in piedi quanto prima, per poter dare a nostra volta un segnale di contatto con i nostri associati", sempre Zanotti. I lavori svolti a tempo record hanno permesso la riapertura della sede già venerdì 26 maggio, mentre il ripristino quasi immediato delle infrastrutture informatiche ha assicurato ai 300 collaboratori dell’associazione di essere operativi fin da subito lavorando in smart working, senza far mai mancare il supporto agli associati.
Sono stati aperti due appositi "uffici alluvione", uno per il cesenate e uno per il forlivese, nelle sedi più vicine alle aree maggiormente colpite per l’immediato supporto ai cittadini. Inoltre, è stata impostata un’organizzazione ad hoc per la tempestiva richiesta del contributo a fondo perduto alle imprese. Complessivamente, sono state circa 1.000 le ore di lavoro a titolo gratuito messe a disposizione da CNA e svolte per la presentazione delle varie pratiche: 416 le domande presentate gratuitamente per il bonus alluvione per imprese e lavoratori autonomi e 168 le domande per il sostegno immediato dei cittadini.
La campagna “Romagna a cresta alta”
Richiamando l’atteggiamento di chi affronta le sfide con coraggio e declinandolo in chiave locale attraverso il richiamo all’animale simbolo della nostra regione, la campagna “Romagna a cresta alta” pone al centro dell’attenzione la capacità distintiva degli abitanti di questa terra di saper uscire da situazioni complesse o addirittura critiche dando prova di forza, spirito di sacrificio, creatività e senso di comunità fuori dal comune. La campagna mira a dar voce a una platea di soggetti diversi per età, percorsi ed esperienze, ma uniti da un comune sentire profondamente radicato a un’appartenenza territoriale che non si identifica con una peculiare collocazione geografica bensì con un determinato carattere.
Questo tratto peculiare dell’essere romagnolo, seppur così radicato nella storia della nostra terra, richiede al contempo di essere continuamente riscoperto, approfondito e attualizzato di fronte alle nuove sfide di oggi e ai necessari passaggi generazionali che scandiscono la Storia attraverso le storie dei singoli e delle comunità. Un impegno che CNA Forlì-Cesena porta avanti ogni giorno attraverso l’universo di imprenditrici e imprenditori che rappresenta e sostiene ormai da 70 anni e con sempre maggior convinzione, sapendo che grandi imprese esistono solo in presenza di grandi comunità e un territorio è in grado di costruire un futuro migliore solo se riesce a farlo senza lasciare indietro nessuno.
"Il senso di questa campagna è che ci riconosciamo in questi valori, che meritano di essere valorizzati e indicati come base di una ripartenza, in chiave positiva. Spazio dunque in questa campagna di comunicazione che mira a essere un patrimonio collettivo a tutti coloro che si sentono romagnoli, vivono per questo a cresta alta e possono arricchire questo comune sentire di sfumature particolari, vissuti concreti, sensibilità personali", rileva la responsabile della comunicazione Cna Veronica Bridi. Hanno lavorato al progetto: Cosetta Gardini dell’agenzia Casa Walden e il giornalista cesenate Luca Casadei che ha ideato il copy.