Alluvione, fondi alle imprese. Confartigianato: "Evitiamo le polemiche". Confcommercio: "Sistema assurdo"
"Per questo oggi chiediamo a tutti i soggetti del territorio di lavorare in sinergia per la ricostruzione, facendo massa critica per chiedere una maggiore rapidità d’intervento da parte del Governo”
“Come Confartigianato di Forlì abbiamo sempre evitato le polemiche, considerandole inutili perdite di tempo e risorse, prediligendo la logica del fare. Per questo oggi chiediamo a tutti i soggetti del territorio di lavorare in sinergia per la ricostruzione, facendo massa critica per chiedere una maggiore rapidità d’intervento da parte del Governo”: il presidente Luca Morigi lancia un appello per spegnere le polemiche innescate in questi giorni sulla gestione dei contributi messi a disposizione dalla Camera di Commercio della Romagna, frutto di una governance condivisa che mette le necessità dell’impresa al centro dell’azione dell’Ente camerale.
E continua: “Pur capendo il comprensibile nervosismo di imprese e cittadini colpiti dall’alluvione, soprattutto di fronte alla totale assenza di risposte da parte delle istituzioni nazionali, non possiamo permetterci di fare battaglie sulla gestione delle risorse attualmente già stanziate, aiuto prezioso per tutti coloro che oggi fanno i conti col post alluvione. L’azione della Camera di Commercio è un primo, fondamentale intervento, per questo condividiamo la logica alla base della concessione dei contributi, che sono un primo e rapido supporto per tutte le imprese colpite. Ognuno sta apportando il proprio contributo, noi, come associazione abbiamo prorogato la riscossione delle nostre competenze, assistendo gratuitamente gli imprenditori nella richiesta di ristori.”
Gli fa eco il segretario dell’associazione Mauro Collina: “La famosa resilienza dei romagnoli è stata messa a dura prova, prima dagli eventi alluvionali e oggi dalla lentezza con cui si sta organizzando l’attività del Governo; le micro e piccole imprese locali, motore della nostra economia, stanno lottando per tornare alla normalità, ma siamo consapevoli che alcune di queste siano a rischio chiusura, con conseguenti ricadute negative per l’intero territorio. Sarebbe ingiusto stilare una scala di priorità per gli aiuti da parte della Camera di Commercio, che, per definizione, cura lo sviluppo dell’intero sistema delle imprese nell’economia locale.” È una lotta contro il tempo, le raccolte di fondi promosse a tutti i livelli sono una goccia nel mare, ma al momento sono le uniche risorse disponibili. Spiega ancora Morigi “siamo impegnati a vigilare affinché i fondi vadano a favorire chi è stato realmente danneggiato e ci siamo attivati direttamente con una sottoscrizione a livello regionale, ma ribadiamo che senza gli stanziamenti del Governo sarà impossibile recuperare la normalità. Per questo non possiamo che ringraziare la sensibilità della Camera di Commercio, della Fondazione Cassa dei Risparmi e di Banca di Credito cooperativo ravennate, forlivese e imolese per aver dato un segnale concreto di aiuto.”
Replica però Confcommercio: " Polemiche? Noi parliamo di fatti? Andassero a parlare con le aziende alluvionate". E specifica il direttore Alberto Zattini: "Nei giorni scorsi la Camera di Commercio della Romagna ha stanziato 2,5 milioni di euro di fondi da stanziare alle imprese danneggiate dall'alluvione. Un provvedimento che Ascom-Confcommercio ha contestato, perché i soldi verranno distribuiti senza un criterio che tenga conto dell'ammontare dei danni subìti. Detta in altri termini: imprese che hanno subito 'pochi' danni riceveranno gli stessi fondi di imprese finite letteralmente sott'acqua. Un'ingiustizia evidente che Ascom ha deciso di non nascondere, dando voce anche a quegli imprenditori che si sono rivolti all'associazione per sottolineare questa stortura".
"Ora c'è chi ci chiede di non alzare i toni - dice il direttore dell'associazione di categoria, Alberto Zattini -. Il problema non siamo noi, che diciamo le cose come stanno. Il problema sono i criteri decisi dalla Camera di Commercio". E, a chi chiede di non creare polemica, Zattini replica così: "Lo vadano a spiegare alle imprese spazzare via dall’alluvione . Sarebbe più semplice, ma nessuno lo farà mai, perché questo vorrebbe dire ammettere i propri errori e chiedere scusa". Il direttore di Ascom ribadisce che è la scelta di fondo ad essere sbagliata: "Come è possibile adottare un provvedimento del genere, dando a pioggia 2.500 euro a tutti, senza paletti, invece di intervenire in base ai danni subiti? Come è stato possibile non capire questo errore di fondo? E lo cosa che più dispiace è l’ostinazione nel difendere una scelta sbagliata invece di chiedere scusa e magari tentare di rimediare". In conclusione "basta con questo finto buonismo. Qualcuno chieda scusa per questo ennesimo errore. La nostra associazione non fa polemica tanto per farla. Abbiamo sollevato un problema oggettivo: perché non ci rispondono nel merito?".