Alluvione, la proposta della Camera di Commercio: "Risarcimenti per chi innova"
Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna, apre una riflessione sulla destinazione delle risorse per la ripartenza all'indirizzo del tessuto economico romagnolo
"Giusti i risarcimenti alle imprese danneggiate dall'alluvione, ma dove vogliamo che vadano le risorse, se non per le sfide che avremo davanti?". Così dal Meeting di Rimini, Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna, apre una riflessione sulla destinazione delle risorse per la ripartenza all'indirizzo del tessuto economico romagnolo. Il numero uno dell'ente per le province di Forlì-Cesena e Rimini fa anche il quadro economico del post-alluvione, nel corso del dibattito a cui è stato invitato insieme, tra gli altri, al commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo.
"Bisogna capire come investire per accompagnare all'innovazione anche settori che, come l'agricoltura, non l'hanno ancora passata", suggerisce. Così, "in agricoltura, nel commercio e nel turismo dobbiamo cogliere l'esperienza della crisi- incalza- per ragionare su cosa succederà nei prossimi 10 anni, dobbiamo capirlo sulla base dell'analisi dei numeri". E quindi i "numeri" del quadro economico li porta all'attenzione del Meeting: su 26.309 imprese di Forlì-Cesena e Rimini, circa 9.000 sono state danneggiate dall'alluvione, con un impatto sull'andamento economico che porta a correggere le stime della crescita per il 2023 dal +1,2%, valutato prima del 16 maggio, allo 0,7%.
Con questi numeri, il "punto più drammatico - sottolinea - è quel -5,2% registrato nel settore agricoltura che in Romagna ha generato tutta la filiera fatta di commercializzazione, ortofrutta, logistica, frigoconservazione". E ancora, "delle 26.000 imprese romagnole, oltre 21.000 sono piccole-micro imprese", fa notare Battistini. Per sostenerle, "Ciac, grazie alla solidarietà delle altre Camere e alle Bcc del territorio- ricorda- ha messo a disposizione 2,5 milioni, per riconoscere il valore sociale dell'impresa che non si arrende". Ad oggi sono 250 richieste pervenute, "le stiamo già erogando": si tratta di 2.500 euro di contributi per la ripartenza. (fonte Dire)