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Economia Modigliana

Vertenza Alpi, tavolo in Provincia: l'azienda apre agli ammortizzatori

"I lavoratori fortemente motivati dall'importante risultato del presidio del 28 novembre - spiegano i sindacati - esprimono preoccupazione e attenzione alla vertenza"

Si è svolto venerdì in Provincia il primo Tavolo Istituzionale di crisi per l'Alpi di Modigliana alla presenza dell'assessore alle attività produttive e lavoro della Provincia, dei sindaci dei Comuni di Modigliana, Tredozio e Marradi, di Unindustria Forlì-Cesena a rappresentare l'azienda, e dei segretari di Fillea - Cgil, Filca - Cisl, Feneal - Uil di Forlì, insieme alle rsu degli stabilimenti "legno e linteco". Nell'incontro l'azienda ha illustrato le motivazioni che hanno portato all'apertura della procedura di mobilità per 242 lavoratori sui 560 totali, ribadendo la volontà a non ritirare  mobilità seppur disponibile a discutere su ammortizzatori.

I sindacati hanno rimarcato "la fortissima preoccupazione per gli inaccettabili numeri dei lavoratori posti in esubero e abbiamo nuovamente chiesto il Piano Industriale all'Azienda, che ha comunicato di presentarcelo nei prossimi incontri durante la vertenza già in sede sindacale", Inoltre è stato evidenziato "l'importanza di questo primo Tavolo Istituzionale parallelo a quello negoziale sindacale (come previsto nella procedura) convenendo sulla necessità di monitorare con attenzione gli sviluppi contenuti nella Legge di Stabilità in relazione al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali idonei, convenendo un percorso che porti, nei tempi utili e rapidi, in Regione o al Ministero se necessario".

Cgil, Cisl e Uil hanno condiviso "le preoccupazioni espresse dai sindaci e ritenuto importanti le proposte di impegno articolate nel proprio ruolo, come espresso dal Sindaco di Modigliana. Così come le proposte dell'Assessore provinciale al lavoro per mettere in campo strumenti utili alla progettazione, riqualificazione e formazione nella gestione di questa vertenza".

Dopo il Tavolo, i sindacati hanno svolto delle assemblee con i lavoratori per informarli sugli incontri svolti sia in sede sindacale che istituzionale. "I lavoratori fortemente motivati dall'importante risultato del presidio del 28 novembre - concludono i sindacati - esprimono preoccupazione e attenzione alla vertenza e in assemblea abbiamo condiviso e convenuto che nei prossimi giorni, quando il confronto con ALPI si farà più stringente, i lavoratori saranno pronti a proseguire lo stato di agitazione (approvato nell'ordine del giorno dalle assemblee di novembre) per far sì che la vertenza si concluda senza macelleria sociale".

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