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Non solo il covid, le imprese nei comuni montani messe in difficoltà dalle infrastrutture: l'analisi di Confartigianato

Sintetizzano i vertici di Confartigianato Forlì: "In queste aree chi fa impresa è quotidianamente alle prese con difficoltà, poste non solo dalla crisi pandemica e dal mercato, ma anche dalla logistica"

Confartigianato ha monitorato l’andamento di artigianato e micro e piccola impresa come "fattori chiave di coesione economica e sociale per attenuare il trend di declino delle aree interne e di montagna". Si tratta, viene illustrato, "di territori estesi, meno densamente popolati, ma che mantengono un peso significativo sulla società italiana. In Italia sono ben 2.487 i comuni montani ovverosia con altitudine non inferiore ai 600/700 metri –  circa un terzo (il 31,5%) del numero complessivo di comuni (7.903) presenti sul territorio nazionale con 7,3 milioni di residenti pari al 12,2% della popolazione italiana".

Espone Confartigianato: "In Appennino – area che si estende dalla Liguria alla Sicilia e comprende oltre 2.000 comuni, risiedono 9,3 milioni di abitanti che rappresentano il 15,6% della popolazione italiana, l’equivalente dei residenti nelle prime 13 metropoli e città italiane. Le aree interne, vale a dire comuni significativamente distanti dall’offerta di servizi essenziali comprendono 4.065 comuni, pari al 51,4% del numero complessivo di comuni e ospitano 12,9 milioni di cittadini, pari al 21,7% della popolazione italiana. Sono quindi aree fondamentali, in cui si osserva una presenza diffusa di piccole imprese e dell’artigianato. 
Gli addetti delle imprese attive nelle aree interne pesano, infatti, per il 82% del totale degli occupati, dieci punti superiore al 72% rilevato della media nazionale. Addirittura nelle aree interne sono attive 241 mila realtà artigiane, con 580 mila addetti, il 23,3% dell’occupazione di queste aree, 7,9 punti superiore al 15,4% della media dell’artigianato nazionale. Mentre, nell’area appenninica sono localizzate 193 mila imprese artigiane, con 517 mila addetti: si tratta del 19,4% dell’occupazione dell’artigianato italiano e del 22,1% del totale addetti dell’area, 6,7 punti superiore alla quota media nazionale".

Sintetizzano i vertici di Confartigianato Forlì: "In queste aree chi fa impresa è quotidianamente alle prese con difficoltà, poste non solo dalla crisi pandemica e dal mercato, ma anche dalla logistica. Il sistema viario è meno performante e la tecnologia arriva con anni di ritardo. Eppure, la piccola impresa è anima del territorio, garantendo servizi e occupazione. Riportiamo quindi al centro l'imprenditore e le sue priorità, per consentire ai comuni montani di non perdere la propria identità, di non divenire mere città dormitorio, rischiando la desertificazione delle aree più periferiche provocando un depauperamento dell’intero comprensorio".

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