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La fotografia dell'economia locale: in calo le imprese attive e le imprese artigiane

'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena ha reso noti i dati aggiornati sulla dinamica imprenditoriale nel terzo trimestre del 2016

Il tesutto produttivo provinciale può contare su 51205 imprese, 45695 delle quali attive. Le imprese “registrate” sono 42.986, delle quali 37.714 attive.  L'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena ha reso noti i dati aggiornati sulla dinamica imprenditoriale nel terzo trimestre del 2016. Nel corso del trimestre si sono iscritte 469 imprese e ne sono cessate 452; il saldo è dunque positivo per 17 unità. Rispetto al terzo trimestre del 2015 il saldo è diminuito (al 30 settembre 2015 era pari a +69). "Questo - spiega il presidente dell'ente camerale, Alberto Zambianchi - è il risultato di una dinamica che ha visto, rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente, un aumento concomitante delle nuove iscrizioni e delle cessazioni".

"Il tasso di crescita trimestrale delle imprese registrate in provincia di Forlì-Cesena (calcolato al netto delle cancellazioni d’ufficio) è pari a +0,04% (Emilia-Romagna +0,16%, Italia +0,27%). Il tasso di crescita pertanto conferma la dinamica positiva registrata nel trimestre precedente, quando si era verificata un’inversione di tendenza rispetto all’andamento negativo del primo trimestre dell’anno. Anche in questo trimestre, il risultato positivo registrato a livello nazionale è stato sostenuto dal Sud.

Tra i settori che hanno registrato un risultato positivo vanno citati, soprattutto per il ruolo strategico che rivestono per il miglioramento della competitività del sistema imprenditoriale, i servizi di “informazione e comunicazione” (+1,6%); positiva anche la performance delle “attività professionali, scientifiche e tecniche” (+1,2%), “noleggio” (+1,4%) “attività finanziarie e assicurative” (+0,6%) e alloggio e ristorazione (+0,2%). In un quadro che vede ancora poco brillante la dinamica della consistenza delle imprese attive (-1,0%), va segnalato il proseguimento della crescita delle società di capitale (+1,3%), che rappresentano il segmento maggiormente strutturato del sistema imprenditoriale.

"L’imprenditorialità nel nostro territorio risulta più diffusa della media regionale e nazionale - osserva Zambianchi -. 95,6 imprese attive ogni mille abitanti contro 92,1 in regione e 85,0 a livello nazionale". La dinamica anagrafica delle imprese artigiane registrate nel trimestre, tipologia di impresa che ha subito in modo particolarmente pesante gli effetti negativi di questi anni di crisi, evidenzia 208 nuove iscrizioni e 235 cessazioni, con un saldo negativo pari a -27 unità, saldo leggermente più contenuto rispetto a quello registrato nel medesimo periodo del 2015 (-32 unità). Il tasso di crescita trimestrale delle imprese artigiane registrate (al netto delle cancellazioni d’ufficio) risulta negativo (-0,22%) a fronte del -0,12% regionale e del -0,09% nazionale.

"Nonostante le tante difficoltà, i nostri imprenditori continuano a credere e ad impegnarsi nelle loro imprese e la Camera di Commercio opera attivamente al loro fianco - commenta Zambianchi -. Nel difficile periodo 2009-2016, caratterizzato da una profonda crisi, la Camera di Commercio ha garantito un forte sostegno alle imprese e al Territorio, prima di tutto con l’erogazione di un insieme vasto, articolato e qualificato di servizi e poi anche con azioni più facilmente misurabili, fra le quali 33.700.000 euro di “interventi diretti” sull’economia ed 8.496.000 euro per il sostegno al credito".

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