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"Non ripresa, ma transizione": gli imprenditori riflettono sull’attuale contesto economico

Analizzando alcuni fattori che attualmente influenzano l’economia, Paolazzi ha enfatizzato la questione della decrescita demografica, dell’invecchiamento della popolazione e dei flussi migratori

Si è svolto mercoledì pomeriggio, nella magnifica cornice di Palazzo Romagnoli, il convegno organizzato da Confindustria Forlì-Cesena in occasione del 90° anniversario “Tendenze e sviluppi dell’Economia e del Mercato”. Per l’occasione, due tra i più autorevoli economisti hanno illustrato agli imprenditori associati a Confindustria le tendenze di mercato e le evoluzioni future dell’economia. Intervistati da Sebastiano Barisoni, vice direttore di Radio 24 e conduttore della trasmissione Focus Economia, Luca Paolazzi, direttore del Centro Studi Confindustria, e Enzo Rullani, presidente del TeDIS della Venice International University, hanno riflettuto sulle dinamiche economiche e sulle variabili che condizionano gli sviluppi futuri del mercato.

Analizzando alcuni fattori che attualmente influenzano l’economia, Paolazzi ha enfatizzato la questione della decrescita demografica, dell’invecchiamento della popolazione e dei flussi migratori. Questo elemento condizionerà inevitabilmente sempre di più le abitudini di consumo, imponendo quindi un adeguamento della filiera produttiva. Paolazzi ha poi tracciato il quadro del commercio globale che vede in questi ultimi anni una sostanziale battuta d’arresto. Continuando, il direttore del Centro Studi Confindustria ha anche parlato di disuguaglianze e concentrazione dei redditi, problema quanto mai evidente nel contesto globale, mentre in Italia trova origine soprattutto nelle due realtà economico-produttive molto distanti come il Mezzogiorno e il Centro-Nord.

“Oggi non si può più prescindere dal considerare la concentrazione dei redditi come uno dei freni allo sviluppo e alla crescita, non solo da un punto di vista economico ma anche politico e sociale - spiega Paolazzi -. Il rischio è che prevalgano movimenti populistici anti-mercato e anti-impresa.” “Dobbiamo renderci conto che non stiamo parlando di un periodo di crisi ma di una transizione: il mondo è in rivoluzione e nulla sarà più come prima - continua Rullani -. Siamo nel bel mezzo di un paradigma produttivo in cui il vecchio non funziona più e il nuovo non funziona ancora: il paradigma del capitalismo globale della conoscenza. Questo paradigma si sta plasmando su cinque grandi onde fondamentali: networking, automazione, ri-personalizzazione worldmaking e differenziazione. Per sfruttare al meglio questa fase, impresa, lavoro e territorio devono imparare per cavalcare insieme questi grandi onde".

"A nome di tutti gli imprenditori di Confindustria Forlì-Cesena voglio ringraziare Paolazzi, Rullani e Barisoni per averci illustrato così chiaramente il contesto economico in cui viviamo e le tendenze in atto - ha dichiarato Giacomo Gollinucci, vice presidente vicario di Confindustria Forlì-Cesena -. Oggi le imprese devono affrontare molte sfide, come per esempio quella dell’Industria 4.0. Purtroppo però, molte piccole medio imprese italiane non sono ancora pronte e il nostro tessuto imprenditoriale accumula un ritardo nei confronti dei competitor europei il cui recupero diventa ogni giorno più problematico. Nonostante questo, noi imprenditori continuiamo a essere ottimisti e incontri come quello di oggi ci servono per definire meglio lo scenario economico globale sempre più instabile e complesso".

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