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Anche CNA Forlì-Cesena aderisce alla Via Romea Germanica

Nei giorni scorsi si è formalizzata, nella sede di Via Pelacano 29, l’adesione di CNA Forlì-Cesena all’associazione Via Romea Germanica.

Nei giorni scorsi si è formalizzata, nella sede di Via Pelacano 29, l’adesione di CNA Forlì-Cesena all’associazione Via Romea Germanica. L’Associazione è nata nel 2012, fondamentalmente per riproporre a fini turistici e di valorizzazione dei territori che attraversa, l’antico tracciato che portava nel XIII secolo i pellegrini dal nord Europa fino a Roma; costituita da enti pubblici e soggetti privati, è in partenariato con la gemella tedesca Romweg Forderverein – Via Romea Stadensis che, assieme alla Jerusalem Way austriaca congiunge, dopo oltre 2.000 km, la città di Stade al luogo simbolo della cristianità. Fa parte, assieme alla Via Francigena e al cammino di Santiago di Compostela, delle vie romee in Europa.
 
"Quale motivazione/interesse può indurre una organizzazione economica come CNA, a condividere una forma particolare di promozione territoriale quale quella che caratterizza la Via Romea Germanica? Intanto bisogna ricordare che CNA Forlì-Cesena, da qualche anno, è concretamente impegnata a valorizzare la nostra provincia e che per farlo si è dotata di due marchi: il primo, “Cuore Buono d’Italia”, che identifica la centralità e la qualità dei prodotti delle imprese che vi si riconoscono ed il secondo, “Forlì-Cesena Cuore Buono d’Italia”, contenente l’indicazione geografica di un territorio specifico" si legge in una nota di Cna.
 
"Se, poi, consideriamo che attualmente le politiche per promuovere un territorio si caratterizzano per l’unificazione, all’interno di un messaggio coerente, delle eccellenze che lo distinguono da altri, allora troviamo la risposta al quesito precedente. Ci sono delle eccellenze consolidate, quali storia, cultura, mare e montagna che per tradizione hanno sempre espresso le nostre punte di diamante ed altre, più “fini” ed innovative che sono comunque in condizione di aggiungere valore" prosegue Cna.

"Ecco allora che presentare una particolare forma di “fruizione” del territorio, come quella del turismo legato ai pellegrini, ai camminatori ed all’ambiente, non è altro che un “quid” di valore. Inoltre, il passo per una promozione delle imprese che insistono nei luoghi del percorso, siano esse di servizio per il riposo, l’accoglienza, la ristorazione o la produzione di oggettistica tipica, è immediato. Questo, in fondo, altro non è che attività caratteristica di una organizzazione economica come CNA".

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