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Saldi invernali

Saldi invernali, va peggio del 2021: covid e "caro bollette" bloccano gli acquisti

Federazione Moda Italia Forlì in collaborazione con Confcommercio Forlì, ha intervistato 30 commercianti del settore per monitorare l’andamento, a distanza di quasi un mese, dei saldi invernali 2022

L'andamento dei saldi invernali? "Estremamente negativo". E' quanto emerge da uno studio condotto da Federazione Moda Italia Forlì in collaborazione con Confcommercio Forlì, che ha intervistato  30 commercianti del settore per monitorare l’andamento, a distanza di quasi un mese dei saldi invernali 2022, confrontando i dati con lo stesso periodo dell’anno precedente. Il 64% degli intervistati ha dichiarato "un sensibile calo degli incassi, con il 20% che addirittura registra un calo di oltre il 40% rispetto allo stesso periodo del pur non brillante 2021".

E' stato evidenziato anche uno "scarso il flusso della clientela, che ha comprato solo lo stretto necessario (dato confermato dal 60% dei partecipanti al questionario), manifestando particolare attenzione al prezzo ma anche al rispetto delle norme di sicurezza sanitaria". Poco brillanti gli incassi, con un "basso importo dello scontrino medio: per il 40% degli intervistati fra 50 e 100 euro mentre per il 25% risulta essere sotto i 50 euro. Maglieria, capispalla e pantaloni i prodotti più acquistati". Ed è "pessimo" il sentimento fra i commercianti: "il 68% prevede nelle prossime settimane di saldi vendite in ulteriore diminuzione. Il 77% degli intervistati ritiene che l’introduzione dell’obbligo del Green Pass Base per accedere ai negozi da domani,  primo  febbraio, causerà un calo delle vendite".

"In queste settimane sta prendendo forma la tempesta perfetta, dove agli effetti della pandemia, che nei fatti si concretizzano in un latente lockdown, si sommano le pesanti ripercussioni di una violenta inflazione, con un insostenibile aumento delle materie prime, delle bollette e con una semi-paralisi del sistema di approvvigionamento merce", commenta Roberto Vignatelli, presidente di Confcommercio Forlì e Federmoda Forlì-Cesena.

"Stiamo registrando ulteriori preoccupanti segnali di contrazione delle vendite a seguito dell’elevata diminuzione dei movimenti delle persone e del diffusissimo sentiment negativo che rallenta ed in alcuni casi inibisce i consumi interni, soprattutto gli acquisti di prodotti di moda, seppur in questo periodo di sconti - conclude -. Apprezziamo i segnali di sostegno al settore moda che stanno arrivando dal Governo e dalla Regione, non tanto per la consistenza degli aiuti, sicuramente insufficiente, ma per aver riposto finalmente attenzione alla crisi che sta attanagliando i negozi al dettaglio e che avrà bisogno di interventi strutturali e non episodici".
 

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