Area vasta sanità, la Cgil: "Partire dai bisogni dei cittadini"
"La sanità è un sistema ad alto valore aggiunto, sul quale si può e si deve investire, per assicurare benessere alle comunità, e per le conseguenze in termini economici
Martedì scorso si è tenuto il convegno organizzato dalla CGIL di Cesena – Forlì – Ravenna – Rimini, con l’obiettivo di presentare, in un confronto con l’insieme degli interlocutori istituzionali, le nostre proposte e posizioni sulle prospettive per la sanità in Romagna. Per la CGIL "è necessario partire dai cittadini e dai loro bisogni, evitare scelte che, sulla spinta della riduzione del finanziamento da parte dello Stato Centrale, si limitino a una semplice razionalizzazione dell’esistente che non si misuri con l’evoluzione dei bisogni e degli strumenti”.
“La sanità è un sistema ad alto valore aggiunto, sul quale si può e si deve investire, per assicurare benessere alle comunità, e per le conseguenze in termini economici; 1 € investito in sanità ne produce 1,70, con ricadute in settori cruciali per la crescita: settori a intensa occupazione, elevata professionalità, innovazione organizzativa e tecnologica. Garantire il modello universale previsto dalla Costituzione e il suo carattere pubblico, richiede di interpretare e investire sul cambiamento, innovare e riorganizzare la rete dei servizi secondo criteri di efficienza ed efficacia, con scelte ispirate a qualità, appropriatezza, esigibilità, efficienza ed efficacia della risposta, evitando frammentazioni, riducendo sprechi e inutili duplicazioni2.
La CGIL ritiene che il percorso di razionalizzazione non possa trasformarsi in una delegittimazione delle realtà territoriali e chiede che alla programmazione sanitaria sia dato il giusto riconoscimento, per garantire i cittadini e la tutela ai loro bisogni. Questi sono i principi sui quali la CGIL è pronta a misurarsi in un confronto necessario e non pregiudiziale, sollecitando gli interlocutori istituzionali ad attivare un percorso trasparente sui contenuti e sulle scelte da mettere in campo, per tali ragioni è necessario che vengano convocate quanto prima le Conferenze Socio Sanitarie dei rispettivi territori, visto la temporalità delle scelte presentate dagli interlocutori istituzionali.