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Economia

Imprese artigiane, rallenta il calo delle imprese e si inverte il trend

Nel confronto con il 30/06/2017 si rileva una diminuzione dello 0,7%, dato migliore della variazione altrettanto negativa a livello regionale (-0,9%) e nazionale (-1,2%); positivo è però il rallentamento del calo

Secondo i dati diffusi da Movimprese – Infocamere, in provincia di Forlì-Cesena al 30 giugno 2018 si contano 13.267 localizzazioni artigiane registrate (sedi e unità locali), di cui 13.232 attive; le imprese artigiane registrate (sedi) ammontano a 12.096, di cui 12.067 attive. In termini di incidenza percentuale delle imprese attive artigiane, sul totale delle imprese attive, la quota provinciale è pari al 32,6%, superiore al peso che si registra sia in Emilia-Romagna (31,6%) che in Italia (25,4%). Nel secondo trimestre del 2018 si sono verificate 236 iscrizioni e 203 cessazioni, con un saldo pari a +33 unità; il tasso di crescita trimestrale delle imprese artigiane registrate (al netto delle cancellazioni d’ufficio) risulta positivo (+0,27%), in linea col dato regionale (+0,23%) e superiore a quello nazionale (+0,18%).

Nel confronto con il 30/06/2017 si rileva una diminuzione dello 0,7%, dato migliore della variazione altrettanto negativa a livello regionale (-0,9%) e nazionale (-1,2%); positivo è però il rallentamento del calo delle imprese artigiane attive, con una variazione annua negativa, nel 1° semestre 2018, che risulta essere la più bassa nel medio periodo (confrontando gli stessi periodi dal 2013). Con riferimento ai settori maggiormente significativi, prosegue il ridimensionamento del principale settore artigiano rappresentato dalle Costruzioni (37,8% del totale delle imprese artigiane attive), in flessione dello 0,9% rispetto al medesimo trimestre del 2017; in diminuzione anche il Manifatturiero (incidenza del 22,0%), dell’1,7%, i Trasporti (8,9%), dell’1,5%, il Commercio (5,4%), -1,1%, e le Attività di alloggio e ristorazione (4,4%), -0,6%. In crescita, invece, le Altre attività di servizi (prevalentemente alle persone), dello 0,3% (incidenza del 13,1%), e i Servizi alle imprese, con un +4,4% (2,7%).

Per quanto riguarda la forma giuridica, si evidenzia la decisa crescita delle società di capitale artigiane (+6,6% rispetto al 30 giugno 2017); la sua incidenza, pari al 6,3% del totale delle aziende artigiane, risulta inferiore a quella della regione (6,9%) ma superiore a quella nazionale (6,0%). In merito alle altre forme, le ditte individuali, pari al 71,8% delle imprese attive artigiane, sono diminuite dello 0,6% mentre le società di persone, pari al 21,5%, sono calate del 2,8%.

“In un contesto generale caratterizzato dall’incertezza – commenta Fabrizio Moretti, Presidente della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini – le dinamiche del nostro tessuto produttivo sono orientate al miglioramento anche se sono ancora molte le difficoltà che le imprese si trovano ad affrontare, in modo particolare quelle artigiane che, per loro natura, sono di piccole dimensioni. In particolare, sono indicatori incoraggianti il dato relativo al calo delle imprese attive, che è il più basso registrato negli ultimi 5 anni; il saldo iscrizioni-cessazioni del secondo trimestre di quest’anno, pari a + 62 unità e quello nettamente positivo delle attività nei servizi alle imprese e alle persone. Ma la tendenza che ritengo debba essere maggiormente evidenziata è la crescita decisa delle società di capitale che evidenzia una maggiore strutturazione delle imprese e conferma un cambio culturale nel fare impresa. Cambiamento che la Camera di commercio sta favorendo e supportando con un piano di iniziative e di contributi a partire da quelli per promuovere la digitalizzazione delle nostre imprese.”

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