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Economia Forlimpopoli

Assemblea generale collegio costruttori edili di Unindustria Forlì-Cesena

Si svolgerà venerdì 15 giugno 2012 dalle ore 17.30 presso Casa Artusi di Forlimpopoli, l'Assemblea Generale Ordinaria 2012 di ANCE - Collegio Costruttori Edili di Unindustria Forlì-Cesena.

Si svolgerà venerdì 15 giugno 2012 dalle ore 17.30 presso Casa Artusi di Forlimpopoli, l'Assemblea Generale Ordinaria 2012 di ANCE - Collegio Costruttori Edili di Unindustria Forlì-Cesena.

Diversi gli interventi all'assemblea, tra cui quello del Sindaco di Forlimpopoli Paolo Zoffoli, del Presidente di Unindustria Forlì-Cesena Giovanni Torri, del Funzionario Centro Studi ANCE Nazionale Giovanna Altieri e del Presidente Provinciale ANCE Raffaele Rossi.

L'ordine del giorno dell'assemblea sarà incentrato inevitabilmente sulla crisi del settore e sulle possibili vie d'uscita: una tematica che verrà affrontata nei diversi aspetti, dalla mancanza di lavoro per le imprese al taglio agli investimenti pubblici (patto di stabilità) e privati (fiducia e liquidità).

"Anche il 2011, come e probabilmente più dei precedenti anni di crisi, è stato un anno estremamente difficile per tutta l'economia - commenta il Presidente Rossi - ed in modo ancora più sentito per il nostro settore delle costruzioni, comparto storicamente molto importante per l'intera economia del Paese e del nostro Territorio, che da solo sviluppa oltre il 10% del Prodotto Interno Lordo e che con il vasto indotto che movimenta, giunge sino al 30%, e con un numero di occupati che nella sola nostra Provincia supera gli ottomila addetti diretti e quasi i ventimila comprendendo i settori a monte e a valle. Il calo del mercato è oramai divenuto impressionante, secondo i dati del Centro Studi Ance, il calo di investimenti in Costruzioni nella nostra Regione avrà raggiunto il 25% nel quinquennio 2008-2012, pari a oltre 4 miliardi di euro persi. Non meno gravi sono le ripercussioni sull'occupazione: dall'inizio della crisi si sono persi, sempre in Emilia Romagna, circa 51.700 posti di lavoro in meno nel settore.

Davanti all'importanza del settore e di fronte a situazioni così drammatiche sarebbe stato lecito attendersi misure specifiche e strutturali per ridare ossigeno al comparto, e dunque, attraverso misure anticicliche, ridare slancio all'intera economia. Nulla di tutto ciò, è invece avvenuto, anzi gli investimenti in costruzioni sono divenuti di tipo ciclico, dunque si è deciso di ridurli in momenti di crisi, a dispetto della capacità di rimettere in moto una parte importante dell'economia manifatturiera industriale ed artigianale.

In questo quadro, il nostro Collegio sta cercando di portare avanti le proposte che riteniamo utili per il futuro delle Aziende, e proprio nei giorni scorsi abbiamo consegnato nelle mani del Prefetto, quale rappresentante territoriale del Governo, una lettera di spunti, di iniziative che potrebbero essere messe in campo immediatamente e che darebbero un sollievo al settore delle costruzioni. Come è nostra natura non siamo soliti dare spazio a lamentele inutili, vogliamo proporre soluzioni."

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