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Economia

Aprire un'attività in centro, in tanti non si fidano

Invece a Forlì si sono mossi in 65 per incontrare l'esperto Aldo Pellegrino e capire come ci si potrebbe muovere per diventare imprenditori

L'iniziativa promossa dal Comune, con l'appoggio delle associazioni del commercio, volta a riaprire i negozi sfitti, dando la possibilità a chi vuole tentare la strada imprenditoriale di avere a disposizione un esperto, contatti con catene di franchising e fondi comunali e regionali, non ha riscosso successo tra i lettori di Forlitoday. Infatti al sondaggio che chiedeva se avrebbero aperto un'attività in centro storico, su 1.352 votanti, il 70% ha risposto no e solo un timido 30% ha detto sì.

Invece a Forlì si sono mossi in 65 per incontrare l'esperto Aldo Pellegrino e capire come ci si potrebbe muovere per diventare imprenditori. “Ora si sta concludendo la fase dei colloqui – conferma l'assessore alle Attività produttive, Maria Maltoni – poi ci sarà l'incrocio con i proprietari dei locali sfitti e i marchi disposti ad aprire a Forlì”. Nessuno si aspettava così tante adesioni, l'assessore per primo, ma anche Alberto Zattini, direttore di Confcommercio Forlì e Giancarlo Corzani segretario di Confesercenti, pensavano si facessero avanti meno persone, “visto il momento economicamente drammatico che viviamo, non solo nel settore del commercio”, spiegano.

“Credo che molte siano persone espulse o alla ricerca di un lavoro che hanno valutato questa opportunità  - prosegue Zattini – ogni attività che apre, in qualunque zona, è una boccata d'ossigeno per l'economia”. “Da questo primo approccio pare ci sia la possibilità di proseguire il progetto, che in questo modo dimostra la sua valenza”, conclude Corzani.
 

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