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Aumentano le iscrizioni alla Cisl, si va verso il sindacato romagnolo

Sono 37.767 i lavoratori e pensionati della provincia di Forlì-Cesena che nel 2012 hanno riconfermato la propria fiducia al sindacato CISL

Sono 37.767 i lavoratori e pensionati della provincia di Forlì-Cesena che nel 2012 hanno riconfermato  la propria fiducia al sindacato CISL attraverso l’iscrizione con un aumento significativo dei lavoratori attivi di 600 unità. “Alla luce della crisi che investe il nostro Paese, ma anche il nostro territorio, sono dati assai confortanti quelli emersi dalla campagna tesseramento 2012”, si legge nella nota del sindacato.

In generale, dunque, un trend positivo riscontrato nei diversi comparti produttivi: commercio e servizi (+ 12%) chimici e moda (+ 13%) metalmeccanici (+ 11%) agroalimentare (+ 8%) edilizia e legno (+ 4%), senza contare l’incremento degli iscritti fra i lavoratori atipici (co.co.pro, agenzie di somministrazione, parasubordinati), + 5% che testimoniano le difficoltà che si riscontra nel trovare occupazione stabile anche nel nostro territorio. Stabili gli iscritti nel settore pubblico (Scuola, Enti locali, Stato e parastato) e nel settore bancario e postale. In diminuzione gli iscritti titolari di pensione, che per la prima volta scendono nel nostro territorio sotto la soglia psicologica dei 20.000 (19.703,  – 2,6% rispetto al 2011)  in ragione del forte calo del numero delle pensioni erogate in conseguenza delle varie riforme pensionistiche degli ultimi anni che hanno spostato in avanti i termini per “godere” l’agognata pensione.

“Numeri che ci soddisfano, rafforzando la nostra presenza sul territorio - è il commento di Filippo Pieri, segretario generale della CISL provinciale - I lavoratori stanno evidentemente apprezzando le politiche adottate dalla nostra organizzazione, che vanno nella direzione delle proposte, del confronto e della responsabilità”. Per questa nuova fase, aggiunge il numero uno della CISL locale, “insisteremo su tre priorità: il riordino degli enti locali, per garantire maggiori risorse a disposizione dei cittadini; la riforma fiscale, per ridurre il peso delle tasse a dipendenti, pensionati e imprese; e infine a politiche per il rilancio dell’industria manifatturiera, puntando su investimenti, nuove tecnologie,  formazione e infrastrutture”.

Ma il 2013, per la CISL, “sarà soprattutto un anno di profondi cambiamenti interni” sottolinea Pieri, anche a livello locale. Il congresso, in programma il 20 e 21 Marzo alla Fiera di Cesena, sancirà la nascita della nuova unione sindacale CISL di Romagna attraverso l’unificazione degli attuali territori di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. “La Cisl – prosegue Pieri - da sempre crede e richiede con forza una semplificazione e riduzione dei livelli istituzionali, e per evitare di predicare bene e “razzolare” male, attività molto di moda in questa fase di campagna elettorale, ha deciso di procedere speditamente in questa azione di riorganizzazione, per essere ancora più vicini ai nostri iscritti nei posti di lavoro e avere maggiori risorse per migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti”.

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