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Ausl Unica, sindacati ancora in allarme: "A Forlì persi 300 posti di lavoro: chiediamo un confronto"

Nella sede operativa di Forlì, denunciano i sindacati, “il personale medico da anni effettua turnazioni di 48 ore settimanali con punte da 54, e nonostante ciò ci sono problemi anche a coprire le guardie"

I sindacati avevano già posto dubbi di legittimità sulla creazione di “ben 24 nuove figure professionali definite 'coordinatori con poteri sovraordinati', denunciando soprattutto  il non rispetto delle regole e delle procedure per selezionarli. Logicamente gli atti producono effetti e nell'ulteriore definizione degli incarichi di coordinamento i capi dipartimento scoprono che i loro poteri sono non solo limitati, ma verranno by-passati se non concordano o esprimono dubbi sui processi di riorganizzazione”.

Fp Cgil medici e Uil Fpl in una lettera aperta scrivono di  non essere stati “minimamente coinvolti, se non sugli intendimenti generali. Oltre ai coordinamenti comunque fatti, viene annunciata la creazione di ben 35 gruppi di lavoro in cui teoricamente tutto il personale dovrebbe essere coinvolto, ed allo stesso tempo, si scrive nero su bianco che se si esprimono riserve o perplessità verranno tranquillamente by-passati,  se tutto questo è considerato un processo di integrazione, nel rispetto delle norme vigenti con procedure alla luce del sole ad alta partecipazione democratica, francamente ci permettiamo di essere non solo scoraggiati ma molto arrabbiati. Non possiamo assolutamente più accontentarci di generiche assicurazioni che è tutto perfettamente regolare e legittimo, che tutto continuerà esattamente come prima perché nei fatti non è assolutamente vero. Oltre a questo abbiamo la necessità impellente di confrontarci sulle dotazioni organiche; sulla distribuzione dei fondi per la contrattazione decentrata 2014 che a tutt'oggi non conosciamo”.

Nella sede operativa di Forlì, denunciano i sindacati, “il personale medico da anni effettua turnazioni di 48 ore settimanali con punte da 54, e nonostante ciò ci sono problemi anche a coprire le guardie o a usufruire correttamente di periodi di ferie. Questa situazioni ha sicuramente ricadute in negativo sui servizi, tenuto conto che il comparto non è sicuramente in condizioni migliori. Queste problematiche, che secondoi  dati regionali e le situazioni locali sono rilevanti in tutto il territorio romagnolo, la sede operativa di Forlì le sente in modo più pressante, in quanto è l'unica Ex Azienda in Romagna ad aver avuto una diminuzione del personale (2009/2012) del 6%, che equivale alla perdita di circa 200 posti di lavoro. Logicamente nel 2013 e 2014 Forlì è rientrata come tutti nella sostituzione al 25% del turn-over solo per il personale sanitario, determinando la perdita di ulteriori 100 posti di lavoro. Vogliamo confrontarci in modo continuativo e serio nel pieno rispetto delle norme  degli accordi e contratti vigenti, il personale  della dirigenza medica e veterinaria ha bisogno di certezze per poter continuare ad operare al meglio per dare il servizio qualitativamente alto che ha sempre contraddistinto il nostro operato”, concludono i sindacati.    
   

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