L'azienda 'dona' un'ora di retribuzione lavorativa ai suoi dipendenti: "Così si migliora la vita sociale e familiare"
L'iniziativa della Diesse Arredamenti incassa il plauso di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil
Il "dono" di un'ora di lavoro, con il personale retribuito per otto ore di attività lavorative al fronte delle sette reali. L'iniziativa della Diesse Arredamenti incassa il plauso di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. "Il buon andamento del settore nautico, che da diversi anni sta interessando anche il nostro territorio, è stato accompagnato da migliori relazioni sindacali e risultati importanti anche nella contrattazione aziendale", esordiscono i sindacalisti Giuseppe Meglio, Roberto Casanova e Antonella Arfelli
Diesse Arredamenti, dopo aver sottoscritto un contratto di secondo livello che definisce un premio di risultato per i propri dipendenti e altri benefici economici, ha optato per la riduzione dell’orario di lavoro per il personale interessato sul doppio turno (6-14;14- 22) riducendo da 8 a 7 le ore giornaliere. "Una riduzione di circa 15 ore di lavoro mensile a parità di stipendio a fronte del riconoscimento del disagio che la turnazione degli orari comporta - rimarcano i sindacalisti -. Dietro l'ottimo risultato c'è il lavoro costante della Rsu che, forte dell’appoggio dei lavoratori aziendali ha sostenuto con costanza la richiesta". Il 4 settembre la Rsu aziendale e le scriventi organizzazioni sindacali, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil porteranno l'accordo all'assemblea dei lavoratori per la piena validazione.
"Grande soddisfazione dei sindacati di categoria che, oltre all’adeguamento economico previsto dal Contratto Nazionale sottoscritto il 20 giugno scorso dalla delegazione di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil e che ha comportato già dalla busta paga di luglio un aumento della retribuzione, aggiungono un’importante conquista che permette una organizzazione del lavoro più flessibile; oltre ad un miglioramento della vita sociale e familiare per i lavoratori, con effetti positive anche sul lavoro", concludono.