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Bando aeroporto, "proposte formali ancora non ce ne sono"

L’esercizio provvisorio della società aeroportuale Seaf in liquidazione è al centro di due interrogazioni della capogruppo dell’Udc Maria Grazia Bartolomei

L’esercizio provvisorio della società aeroportuale Seaf in liquidazione è al centro di due interrogazioni della capogruppo dell’Udc Maria Grazia Bartolomei. La consigliera ricorda, nel primo testo, che l’esercizio provvisorio della società in liquidazione autorizzato il 31/07 dal Comune di Forlì e dalla Provincia di Forlì- Cesena riguarda il periodo maggio-ottobre 2012, mentre i tempi del bando implicano una tempistica più lunga”.

Per questo si richiede di conoscere “se il liquidatore della società ha chiesto ai soci l’autorizzazione a prorogare la durata dell’esercizio provvisorio e se la stessa è stata concessa, fino a quando e con quale onere finanziario per i soci; qual è il conto economico dell’esercizio provvisorio nel periodo maggio-settembre 2012 e quali pareri ha espresso nel merito l’organo di revisione della società; qual è il compenso fissato per il liquidatore e quali sono i costi per le consulenze affidate dalla società a far data dall’avvio della gestione liquidatoria; quali sono i costi da sostenersi per l’annunciata campagna di sostegno promozionale del bando; se sono state effettuate verifiche sulla solidità finanziaria del vettore Wizz Air, operante attualmente sullo scalo forlivese;  quali rotte il liquidatore intende far restare attive per il periodo invernale; quali sono gli intendimenti della Regione Emilia-Romagna, espressi o da esprimersi direttamente e/o per il tramite di Sar, circa il finanziamento dell’esercizio provvisorio”.

Con una seconda interrogazione, inoltre, si domanda su un ulteriore punto del bilancio: Il consiglio provinciale era stato informato che la società Seaf presentava un deficit di 1.081.882,31 euro al momento della messa in liquidazione e che l’esercizio provvisorio della società in liquidazione per il periodo maggio-ottobre 2012 avrebbe comportato un ulteriore sbilancio per 1.600.000 euro, somma peraltro ritenuta prudenziale e quindi in grado di coprire anche il bimestre successivo, mentre sul “Carlino Forlì” viene riportata una stima di un deficit di Seaf al 31dicembre pari a oltre 3,6 milioni di euro e se ne attribuisce la paternità alla società di consulenza incaricata dal liquidatore”. In questo caso “si richiede di conoscere se quanto riportato dalla stampa risponde al vero e le ragioni di questo inaspettato incremento di deficit rispetto a quanto sin qui prospettato”.

Risponde ad entrambi i documenti l’assessore alle Società partecipate Maurizio Castagnoli: “Ho chiesto in particolare a Roveroni di fornirmi tutta una serie di dati ma questi dati non sono disponibili in questo momento. Ci incontreremo il 27 novembre come soci, assieme al liquidatore, e successivamente in sede di commissione potremo avere dei dati di bilancio, a partire dal giorno 28. Sul bando sono in atto azioni per far conoscere agli operatori del settore la rilevanza di questo aeroporto. Proposte formali ancora non ce ne sono, ma è normale in quanto di solito arrivano negli ultimi giorni”. Replica la consigliera Bartolomei: “La questione è stata già posta ed elusa in precedenti interrogazioni e queste domande sono arrivate oltre un mese fa. La commissione sul tema si poteva convocare prima. E’ giusto che il Consiglio controlli il lavoro del liquidatore”.

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