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Economia

Bilancio e aumento Irpef, si prepara il presidio dei sindacati: "Vogliamo più equità"

Cgil, Cisl e Uil di Forlì ritengono che le scelte che il Comune di Forlì sta definendo circa il bilancio 2015 siano "ingiuste, non eque e da modificare sostanzialmente"

I sindacati si preparano a manifestare in concomitanza con il consiglio comunale convocato per giovedì e venerdì la discussione sul bilancio di previsione 2015 del Comune di Forlì. Il presidio partirà alle 14.30 del primo giorno in piazza XC Pacifici e poi i manifestanti saliranno fino alla sala del consiglio. “La manovra di finanza pubblica contenuta nella legge di stabilità del governo Renzi è sicuramente tra le più pesanti degli ultimi anni. I tagli molto consistenti che riguardano Regioni, Province e Comuni, tagli accompagnati da assordanti e imbarazzanti silenzi da parte del Comune di Forlì, si sommano agli effetti dei provvedimenti decisi negli anni precedenti producendo ripercussioni negative sui cittadini”.

Cgil, Cisl e Uil di Forlì ritengono che le scelte che il Comune di Forlì sta definendo circa il bilancio 2015 siano “ingiuste, non eque e da modificare sostanzialmente. Diversi comuni emiliano romagnoli hanno deciso di non approvare immediatamente il bilancio ma di prendere tempo anche facendo iniziative pubbliche, per determinare la possibilità che il governo riduca i tagli agli enti locali – sostengono i sindacati confederali -. Infatti l'aumento indiscriminato dell’Irpef sui redditi significa che per i cittadini con reddito da 8 a 15mila si passerà dallo 0.49 allo 0.60 di trattenuta e da 15mila in su da 0.49 a 0.80 di trattenuta. Questa scelta colpisce ancora una volta pesantemente lavoratori e pensionati, senza che vi sia traccia di progressività. Ciò che si sta definendo colpisce i redditi più bassi”.

Lo stesso risultato poteva essere ottenuto in maniera ben diversa, secondo Cgil, Cisl e Uil: “Si può mantenere l’attuale aliquota dello 0.49 per i redditi fino a 28mila euro, per poi innalzarla fino allo 0.80 in maniera crescente a seconda del reddito e, come abbiamo più volte richiesto, si può intervenire sulla Tasi applicando  un meccanismo di detrazioni che faccia pagare di più chi più ha, rendendo così questa tassa più equa e sopportabile come concordato in altri comuni del territorio”. I sindacati evidenziano inoltre più di un dubbio circa le scelte di “risparmiare' sui servizi alle persone (scuole materne, istruzione elementare, assistenza scolastica, trasporti, mense, nidi e servizi all’infanzia) e le conseguenze di queste scelte sul welfare locale. Per questi motivi e per diversi altri, tra i quali il fondo anticrisi 2015, la distribuzione ancora da definire per il fondo 2014, percorsi e obiettivi concreti per recupero di evasione,  chiediamo  la riapertura del confronto per modificare quanto proposto dalla giunta e ribadiamo la necessita’ di equità. I sacrifici devono farli tutti non solo lavoratori e pensionati”.

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