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Cariromagna, approvato il bilancio: "Buon momento per l'economia, accelerano i mutui"

"Nei primi nove mesi del 2017 Cariromagna ha erogato 598 milioni di credito a medio-lungo termine con una dinamica robusta dei prestiti alle famiglie", chiosa Maestri

Il consiglio di amministrazione di Cariromagna, la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo che opera nelle province romagnole con 77 filiali al servizio di 153.000 clienti, riunitosi sotto la presidenza di Adriano Maestri, ha approvato i risultati al 30 settembre presentati dal direttore generale Francesco Moncelsi. “L’economia dell’Emilia Romagna sta vivendo un buon momento - ha sottolineato il presidente Adriano Maestri -. Quasi tutti i settori traggono beneficio dal ciclo economico positivo e le condizioni di accesso al credito continuano ad essere favorevoli con tassi di interesse ancora bassi".

"Nei primi nove mesi del 2017 Cariromagna ha erogato 598 milioni di credito a medio-lungo termine con una dinamica robusta dei prestiti alle famiglie - chiosa Maestri -. I mutui, in particolare, hanno evidenziato una accelerazione. La ritrovata fiducia dei consumatori nell’attuale scenario alimenta le nuove stime di crescita dell’economia italiana, recentemente riviste al rialzo". "Per le imprese è necessario investire competenze e risorse su azioni orientate a innovazione, internazionalizzazione e formazione. - ha aggiunto il direttore generale Moncelsi -. Cariromagna ha la capacità di fornire soluzioni finanziarie e servizi su misura, grazie anche all’appartenenza ad un grande Gruppo bancario internazionale. In questo contesto l’aspettativa è che la crescita possa rafforzarsi, anche se la cautela è di rigore. La sfida che ci aspetta è grande e richiede impegno ed energia da ognuno di noi".

Il bilancio

Cariromagna ha finanziato l’economia reale del proprio territorio erogando 598 milioni di nuovo credito a medio-lungo termine, di cui il 61% alle imprese e il 39% alle famiglie. Il totale dei crediti alla clientela ha così superato i 4 miliardi, +2,2% rispetto a dicembre 2016 (4,6 miliardi, +2,5% se consideriamo anche gli impieghi tramite altre società del Gruppo). Migliora il trend della qualità del credito: in 21 mesi si riduce di 105 milioni lo stock dei crediti deteriorati lordi. Le attività finanziarie della clientela presso la banca sono in aumento a 5,9 miliardi (+1,6%), di cui 2,2 miliardi di raccolta diretta (+2,7%) e 3,7 miliardi di raccolta indiretta (+0,9%), nel cui ambito la raccolta gestita sale a 2,4 miliardi (+4,1%). I coefficienti patrimoniali si sono mantenuti su livelli superiori ai limiti regolamentari di Basilea 3.

L’analisi dei principali dati economici evidenzia un risultato netto di periodo di 0,7 milioni (+3,5 milioni rispetto a settembre 2016), 3,2 milioni (+4,7 milioni rispetto a settembre 2016) se escludiamo i contributi riguardanti il sistema bancario. Nel dettaglio, i proventi operativi netti ammontano a 113,5 milioni (-7,3% rispetto a settembre 2016), andamento attribuibile agli interessi netti che per effetto della politica monetaria espansiva, evidenziano una riduzione del 14,1%. Le commissioni nette, pari a 46,3 milioni, sono in linea con il corrispondente periodo del 2016 pur mostrando la miglior performance trimestrale da settembre 2015.
I costi operativi per 65,1 milioni (-1,1%) confermano l’efficacia della politica di contenimento e di razionalizzazione dei costi attuata da Cariromagna. Le rettifiche su crediti, pari a 41,9 milioni (-27,1%), riflettono il rallentamento del deterioramento creditizio, pur mantenendo elevati livelli di copertura sui crediti deteriorati (47,2%), con le sofferenze al 60,1%.
 

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