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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Bilancio Cariromagna, Mazzi: "Sosteniamo le realtà produttive del territorio"

Il consiglio di amministrazione di Cariromagna, presieduto da Sergio Mazzi, ha approvato il bilancio al 30 giugno 2013 presentato dal direttore generale Stefano Capacci

Il consiglio di amministrazione di Cariromagna, presieduto da Sergio Mazzi, ha approvato il bilancio al 30 giugno 2013 presentato dal direttore generale Stefano Capacci. Cariromagna, che opera nelle province romagnole con 104 filiali al servizio di circa 149.000 clienti, ha confermato la “forte vocazione territoriale delle banche del Gruppo di cui fa parte, finanziando nel primo semestre del 2013 l’economia romagnola con 296 milioni di euro di nuovi finanziamenti a medio lungo termine, di cui 218 milioni alle imprese e 78 milioni agli investimenti, per lo più immobiliari, delle famiglie”.

I crediti alla clientela ammontano a 4,5 miliardi in diminuzione del 3,5% rispetto a dicembre 2012. Tale dinamica riflette da un lato la debole congiuntura economica e dall’altro la volontà della Banca di assicurare sostegno finanziario a imprese e famiglie meritevoli. Le attività finanziarie della clientela presso la banca ammontano a 5,3 miliardi (-1,6%, rispetto a dicembre 2012), con il risparmio gestito in aumento a 1,5 miliardi (+11,5%) a conferma del valore riconosciuto alla consulenza prestata dai nostri gestori. Ottimo il risultato della gestione operativa a 42,7 milioni, con un incremento del 26,3% rispetto a giugno 2012, che riflette una crescita dei proventi operativi netti (+6,8% rispetto al primo semestre) e una attenta politica di gestione dei costi con oneri operativi in flessione del -7,4%. Elevata efficienza con un cost/income ratio che scende al 50,2% rispetto al 57,9% di giugno 2012. Il perdurare della congiuntura economica negativa e le persistenti incertezze nell’evoluzione dello scenario complessivo hanno indotto la banca ad adottare una politica estremamente rigorosa e prudenziale con riguardo alla valutazione dei crediti, facendo salire le rettifiche su crediti a 50,3 milioni (+25,3 milioni). La prudente gestione del rischio è confermata da un indice di rischiosità delle sofferenze (sofferenze nette sul totale impieghi netti) al 3,9% e da un indice di copertura del 62,4%. Gli accantonamenti su crediti deteriorati hanno pertanto severamente penalizzato il semestre causando un risultato netto negativo per 8,6 milioni di euro, in peggioramento di 14,2 milioni rispetto a giugno 2012. La solidità della banca si mantiene su elevati livelli confermati dagli indici patrimoniali Tier1 e Total Capital Ratio al 12,8% significativamente al di sopra dei minimi previsti dalla Banca d’Italia.

“La difficile situazione economica, ben rappresentata dall’attuale tasso di disoccupazione - ha sottolineato il presidente Sergio Mazzi - ha messo in seria difficoltà i bilanci di imprese e famiglie, riducendone il potere di investimento e spesa. In tale contesto Cariromagna, forte del radicamento nel proprio mercato e della solidità del Gruppo di appartenenza, ha mantenuto fermo il proprio sostegno a tutte le realtà economico-produttive del territorio, tenendo comunque alta l’attenzione non solo su costi e ricavi, ma anche su liquidità, solidità patrimoniale e contenimento dei rischi. La crisi economica che stiamo attraversando – prosegue il presidente - pone il rafforzamento della relazione e del dialogo tra imprese e banca come prioritario. Questo lo spirito dell’accordo siglato da Cariromagna con Confindustria che mette a disposizione delle PMI del territorio un plafond di 1,4 miliardi di euro e che rafforza ancora di più la collaborazione tra l’associazione territoriale di Piccola Industria di Confindustria e la banca. Sempre a sostegno delle imprese è stato rinnovato l’accordo con Rete Imprese Italia e messo a disposizione da Capogruppo un plafond di 5 miliardi nell’ambito del quale Cariromagna ha erogato 26,5 milioni in collaborazione con i Confidi locali, sostenendo oltre 430 imprese.”

“Il risultato di bilancio - ha aggiunto il direttore generale Stefano Capacci – non è dovuto all’andamento ordinario della banca, che rimane solida, ben patrimonializzata e costante nel suo trend di crescita, ma è la conseguenza di una politica di accantonamenti particolarmente rigorosa e prudenziale che Cariromagna ha adottato in un contesto di mercato di peggioramento del ciclo del credito. Con l’attuale quadro esterno negativo, l’attività caratteristica della banca continua a dare adeguati frutti mantenendo un risultato della gestione operativa in forte crescita e registrando un rapporto costi/ricavi in continuo miglioramento, sinonimo di elevata efficienza.”

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