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Ferretti col vento in poppa, oltre 250 milioni di ricavi e boom di ordini: "Mercato in crescita"

Così Galassi: "Si prevede una domanda in continua espansione in un mercato in eccezionale crescita"

Un ordine di acquisti pari a 394 milioni di euro nel primo trimestre dell'anno, in aumento del 97,2% rispetto allo stesso periodo del 2021 (200 milioni), grazie alla forte domanda di mercato in tutto il mondo. Il varo di 48 di yachts - 41 in composito, 6 “made-to-measure” ed un super yacht - che rappresenta un incremento di 8 unità rispetto al 31 marzo 2021. Un portafoglio ordini che ha raggiunto 1.320 milioni di euro, in aumento del 30% rispetto al 31 dicembre 2021 (1.016 milioni). Il Consiglio di Amministrazione di Ferretti Group ha presentato l'andamento del primo trimestre della società, che ha visto ricavi pari a 256,4 milioni di euro, in aumento del 37,9% in confronto allo stesso periodo del 2021 (186 milioni euro), attribuibili al forte portafoglio ordini realizzato nel 2021. 

"Ogni mese - afferma l'avvocato Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group - raccogliamo più ordini di quanto riusciamo a produrre. Ecco perché tutti i nostri brand, unici e iconici, hanno lunghe liste di attesa. Per questo i nostri clienti fanno adesso i loro ordini, consapevoli che i tempi di consegna saranno almeno di due anni. Si prevede una domanda in continua espansione in un mercato in eccezionale crescita". Ferretti è stata quotata con successo alla Borsa Hong Kong, ricorda Galassi, "durante un periodo di crisi geopolitica e di grande volatilità sui mercati, attraendo investitori in tutto il mondo. Abbiamo realizzato oltre 200 milioni di ricavi netti che ci permetteranno di accelerare la crescita e generare più valore per gli azionisti".

Analizzando il portafoglio ordini per segmento, gli yacht in composito hanno raggiunto quota 439 milioni euro, pari al 33% del portafoglio totale (da 366 milioni, pari al 36% del portafoglio totale al 31 dicembre 2021). Il segmento “made-to-measure” ha raggiunto 407 milioni di euro, pari al 31% del portafoglio totale (da 299 milioni pari al 29% del portafoglio totale al 31 dicembre scorso). I super yacht hanno toccato quota 417 milioni  di euro, pari al 32% del portafoglio totale (da 293 milioni pari al 29% del portafoglio totale al 31 dicembre). Altri sono rimasti stabili a 58 milioni, dal 6% del portafoglio totale al 31 dicembre scorso al 4% del portafoglio totale al 31 marzo. Per quanto riguarda i ricavi, dagli yacht arrivano 109,8 milioni, pari a circa il 43% dei ricavi totali, dal “made-to-measure” 96,1 milioni di euro, paria circa il 37% dei ricavi totali, e dagli super yacht 24,7 milioni, pari a circa il 10% dei ricavi totali. Altri hanno raggiunto 25,8 milioni di euro, pari a circa il 10% dei ricavi totali.

L’Ebitda rettificato, ovvero il margine operativo loro, è pari a 31,6 milioni euro, in aumento del 78,4% rispetto al primo trimestre del 2021 (17,7 milioni) e con un margine pari al 13% nel trimestre, rappresenta un aumento di 340 punti base rispetto allo stesso periodo del 2021 (9,6%). "Questo notevole miglioramento è collegato a tre motivi principali - viene spiegato -: "commerciale", con una lista d’attesa più lunga, grazie all’elevato portafoglio ordini, che implica quindi un più forte potere di determinazione dei prezzi; "posizione strategica", con una maggiore presenza nel segmento più redditizio, come il “made-to measure”; e "industriale", con un'economia di scala negli acquisti e un assorbimento dei costi fissi più efficiente. L'utile netto è pari a 13,1 milioni (fu di 6,4 milioni nel marzo del 2021) e con un margine pari a 5,4%, in aumento di 190 punti base rispetto allo stesso periodo del 2021- (3,5%). 

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