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Ricavi nel primo trimestre, Unieuro segna un nuovo record. Ma guerra, covid e inflazione frenano l'ottimismo

Ricavi trimestrali pari a 611,9 milioni di euro, in crescita del 5,2% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno

In un contesto geopolitico e macroeconomico profondamente mutato, Unieuro continua a correre. La società specializzata nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia ha fatto registrare una nuova progressione nella voce ricavi, facendo segnare un nuovo record in un trimestre stagionalmente debole per le vendite di elettronica ed elettrodomestici. La crescita, pari complessivamente al 5,2%, è stata trainata dalla performance del canale online, che registra un aumento del 24,9% a cui si accompagna il +4,9% registrato dalla rete fisica. Nel trimestre chiuso al 31 maggio, Unieuro ha conseguito ricavi pari a 611,9 milioni di euro, registrando un incremento di 30,1 milioni rispetto ai 581,8 milioni del primo trimestre dell’esercizio precedente. In particolare, il canale online (18,2% dei ricavi totali), ha generato ricavi per 111,1 milioni di euro, in crescita del 24,9% rispetto agli 89 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. 

I ricavi per settori

La categoria Grey (45,7% dei ricavi totali), costituita da telefonia, tablet, information technology, accessori per la telefonia, macchine fotografiche, nonché tutti i prodotti tecnologici indossabili, ha riportato un fatturato pari a 279,7 milioni di euro, in calo del 3,4% rispetto ai 289,5 milioni di euro del corrispondente periodo del precedente esercizio. Il dato, viene illustrato, "ha risentito dell’assestamento dei consumi del segmento che avevano beneficiato dei trend d’acquisto, enfatizzati dal contesto emergenziale, legati a smart working, e-learning e comunicazione, parzialmente compensato dalla buona performance del comparto telefonia sospinta dalla ricerca di un upgrade tecnologico da parte dei consumatori".

La categoria White (26,3% dei ricavi totali), rappresentata dagli elettrodomestici di grandi dimensioni come lavatrici, asciugatrici, frigoriferi o congelatori e fornelli, dai piccoli elettrodomestici come aspirapolveri, robot da cucina, macchine per il caffè, oltreché dal segmento climatizzazione, ha generato un fatturato di 160,8 milioni di euro, in crescita del 3% rispetto ai 156,1 milioni di euro del corrispondente periodo del precedente esercizio, "grazie al successo del comparto climatizzazione trainato dall’incentivo fiscale dell’Ecobonus introdotto dal Governo e finalizzato alla riduzione dei consumi energetici degli edifici esistenti".

La categoria Brown (18,3% dei ricavi), comprensiva di televisori e relativi accessori, dispositivi audio, dispositivi per smart TV, accessori auto e sistemi di memoria, ha registrato una crescita del 33,9%, a 111,7 milioni di euro, rispetto agli 83,4 milioni di euro del corrispondente periodo del precedente esercizio. "La straordinaria performance del segmento tv è stata trainata dallo switch-off delle frequenze televisive, il cui effetto è stato accelerato e rafforzato dal Bonus Tv, introdotto dal Governo proprio per agevolare la transizione tecnologica".

La categoria Altri prodotti (4,2% dei ricavi totali), la quale include sia le vendite del settore entertainment, sia quelle di altri prodotti non compresi nel mercato dell’elettronica di consumo come gli hoverboard o le biciclette, ha generato ricavi per 25,8 milioni di euro, in crescita del 2,6% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio.  La categoria Servizi (5,5% dei ricavi totali) ha chiuso il trimestre con ricavi per 34 milioni dieuro, in crescita rispetto ai 27,7 milioni di euro del corrispondente periodo del precedente esercizio.

Il punto di Monterastelli

"In un contesto di mercato segnato da una riduzione del potere di acquisto e degli indici di fiducia dei consumatori, chiudiamo il trimestre con un’ulteriore crescita del nostro fatturato, sia rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio, sia rispetto al periodo pre-Covid - esordisce l'amministratore delegato Gianfranco Nicosanti Monterastelli -. Le spinte inflattive e la pressione competitiva hanno però inciso sulla redditività. Questi fattori, unitamente all’attuale fase di rallentamento del mercato, necessitano di un’azione di costante monitoraggio e ci spingono a lavorare con ancora maggiore determinazione adottando azioni a salvaguardia della redditività aziendale e a supporto dell’ulteriore crescita del business e valutando anche nuove operazioni di M&A".  

Guerra, covid e inflazione

La redditività operativa tuttavia risente degli effetti innescati dallo scoppio del conflitto in Ucraina, che ha comportato il rialzo dei costi energetici e delle materie prime con conseguenti riflessi sulla dinamica dei costi. "La consapevolezza che, nonostante le numerose varianti del virus, sia iniziata una fase di transizione verso la convivenza con il Covid-19 e che le risorse accumulate nel frattempo dalle famiglie possano rappresentare uno stimolo ai consumi presenti e futuri, ha inizialmente compensato le fiammate inflazionistiche e i timori che politiche monetarie restrittive potessero viceversa rallentare il ciclo economico e i consumi - viene rimarcato -. Agli effetti prodotti dalla grave crisi geopolitica sui prezzi e sul potere di acquisto dei consumatori si aggiungono, inoltre, i ritardi nelle catene produttive e logistiche globali, che potrebbero portare, nel medio-lungo periodo, ad un generale ripensamento delle filiere globali. Le attese di un livello di inflazione strutturalmente più alto rispetto al recente passato sono state fatte proprie anche dal forum dei banchieri centrali organizzato dalla Bce, tenutosi a Sintra a giugno di quest’anno". Un insieme di fattori, viene evidenziato, che "continua a pesare sulla fiducia e a frenare la crescita, soprattutto nel breve periodo, suggerendo una certa prudenza nelle previsioni circa l’evoluzione del mercato italiano dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici".

Alla luce del persistere delle attuali condizioni di "estrema volatilità e di forte incertezza", il management di Unieuro "continua a monitorare con grande attenzione l’evoluzione del contesto esterno ed i relativi impatti reali e potenziali sulle prospettive di breve termine della Società. In piena coerenza con l’approccio prudente e realistico fin qui adottato si ritiene pertanto che le guidance relative a ricavi, redditività e generazione di cassa per l’esercizio in corso possano essere comunicate al mercato con un maggior livello di attendibilità nell’arco dei prossimi mesi. Nel frattempo, la società si sta adoperando per adottare celermente tutte le azioni necessarie a supportare l’ulteriore sviluppo commerciale e a preservare la redditività".

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