La passione per i “motori” è radicata profondamente nei romagnoli, se poi si aggiunge il fascino che inevitabilmente suscitano i veicoli di una volta, si può ben comprendere il successo riscosso da Old Time Show, la due-giorni in compagnia di auto e moto d’epoca da sogno alla Fiera di Forlì. Nelle giornate di sabato e domenica, il Salone forlivese del motorismo storico ha attratto circa ventimila visitatori, che hanno scelto la manifestazione come meta tanto per ammirare le centinaia di mezzi d’epoca posti in mostra, quanto per curiosare tra i banchi del mercato tra privati, alla ricerca, magari, di un pezzo originale o di un intero veicolo d’antan da restaurare.

L’afflusso di visitatori è in linea con i già positivi risultati dell’edizione precedente, a conferma della solidità dell’evento, ormai diventato un appuntamento fisso nel calendario degli appassionati. Old Time Show tiene il passo delle aspettative anche tra gli espositori, aumentati di circa un centinaio e arrivati così ai seicento presenti nei padiglioni e nelle aree esterne della Fiera di Forlì. Proprio per questa crescita di offerta  si è reso necessario, per la 12° edizione, aprire al pubblico un’ulteriore area esterna di quelle a disposizione del quartiere fieristico forlivese. In tutto Old Time Show ha impegnato un'area espositiva di 40mila metri quadrati, accogliendo al suo interno un vero e proprio museo temporaneo di mezzi d’epoca che hanno fatto la storia, realizzato in collaborazione col C.R.A.M.E.  (Club Romagnolo Auto e Moto d’epoca, coordinato in fiera da Giorgio Picchi) per la parte automobili, col Club “Il Velocifero” (presidente Antonio Mengozzi) per la parte motociclette ed infine grazie all’ASI (Automotoclub Storico Italiano), il cui presidente Roberto Loi ha presenziato all’inaugurazione, facendo il punto anche delle problematiche attuali del motorismo storico in Italia.

Molto suggestiva l’esposizione “Le auto e le moto inglesi che hanno fatto la storia”, composta da 45 auto e 70 motociclette vanto della migliore produzione inglese in ambito motoristico fino agli anni ’60, che ha calamitato l’attenzione del grande pubblico. Ma non solo: moltissimi i visitatori che hanno voluto provare il simulatore Evotek Sym, attualmente il miglior sistema adottato dalle migliori scuderie di F1.