Bonfiglioli, protesta dell'Ugl: "La Fiom-Cgil cerca di tenerci fuori dagli accordi"
“La cultura di un sindacato come la Fiom.Cgil vicino al partito erede del Partito comunista è venuta alla luce per l’ennesima volta."
“La cultura di un sindacato come la Fiom.Cgil vicino al partito erede del Partito comunista è venuta alla luce per l’ennesima volta. Venerdì mattina, a Bologna, nel corso del tavolo di coordinamento alla Bonfiglioli Spa, il segretario regionale Fiom-Cgil Emilia Romagna Bruno Papignani ha chiesto di fatto di escludere l’Ugl dall'accordo sulla formazione. Una sollecitazione che nuoce gravemente alla libertà e democraticità del confronto sindacale e discrimina i tantissimi lavoratori che scelgono liberamente a quale sigla appartenere”: lo denunciano Francesco Stavale, segretario provinciale Ugl Metalmeccanici di Forlì-Cesena, e Mauro Burzacchi , Rsu dell’Ugl nello stabilimento Bonfiglioli di Forlì .
“Da anni il nostro sindacato sta svolgendo un buon lavoro in azienda ispirato dal principio che si debbano sempre apportare miglioramenti delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori sia in termini economici, sia in termini di diritti, tutele e aggiornamento. Vedere che un sindacato di sinistra come la Fiom non ci vuole far sedere al tavolo unitario che riguarda i percorsi formativi evidenzia la loro paura di perdere iscritti a nostro vantaggio e ci deve far credere che non voglia il nostro fiato sul collo": commentano Francesco Stavale e Mauro Burzacchi.
E concludono: “Prendiamo atto che che Fiom-Cgil vuole condividere l’accordo sulla formazione soltanto con Fim-Cisl e Uilm-Uil, la Ugl Metalmeccanici si appresta dunque a firmare un accordo separato con l’azienda, come accade in altre realtà d’Italia dove il confronto politico-sindacale è più aspro”.