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Misure anti-crisi

Bonus 200 euro per le famiglie, Zattini (Confcommercio): "Intervento importante, ma non risolutivo"

Il direttore di Ascom-Confcommercio snocciola i dati, citando gli ultimi numeri forniti dall'Istat: "Per ogni famiglia ci sarà un aumento dei costi fissi, non derivanti quindi da maggiori consumi, intorno ai 1.600 euro"

"Tutto ciò che può aiutare a fondo perduto per sostenere imprese e famiglie è senza dubbio un sostegno". Alberto Zattini, direttore di Ascom-Confcommercio, commenta così le misure definite dal premier Mario Draghi "eccezionali" contro il caro-vita, tra le quali un contributo una tantum da 200 euro per dipendenti e pensionati fino a 35mila euro di reddito. Tuttavia, sottolinea Zattini, "avranno un effetto importante, ma non risolutivo, perchè andranno a calmierare i maggiori costi che ogni singola famiglia sta affrontando".

Il direttore di Ascom-Confcommercio snocciola i dati, citando gli ultimi numeri forniti dall'Istat: "Per ogni famiglia ci sarà un aumento dei costi fissi, non derivanti quindi da maggiori consumi, intorno ai 1.600 euro. Non dimentichiamoci che le famiglie, come le imprese, stanno subendo gli effetti degli aumenti dei carburanti e dei bollette del gas e energia. C'è preoccupazione in vista dell'autunno, perchè c'è chi sta affrontando questa ondata di rincari con risorse accantonate. Molte imprese hanno già fatto ricorso al credito e alcune aziende del manifatturiero, che hanno ordini fino a settembre-ottobre, vivono in un clima di incertezza". 

Il governo ha annunciato aiuti anche per le imprese. "Stiamo esaminando quelle che hanno la possibilità di beneficiare di questi fondi - comunica Zattini -. Abbiamo ricevuto in questi giorni dalla confederazione tutto il materiale operativo e si sta facendo la valutazione tra le risorse disponibili e gli aventi diritto, perchè ci sono dei parametri per poter beneficiare dei contributi".

Il clima di incertezza ha alimentato la contrazione dei consumi: "C'è dinamismo per quanto riguarda i pubblici esercizi, determinato dalla voglia delle persone di tornare alla normalità dopo due anni di covid, ma ci sono settori che sono in grande crisi, come quello dell'abbigliamento e calzaturiero, anche se si auspica in una ripresa dei consumi in vista della bella stagione. Bene invece il settore sportivo, pur nelle difficoltà di approvvigionamento". 

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