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Economia

Bonus edilizia depotenziati, l’allarme di Cna: "A rischio la ripresa, imprese del settore preoccupate"

Afferma Lorenzo Zanotti, presidente di Cna Forlì-Cesena: "C’è allarme tra le imprese del comparto costruzioni per quanto riguarda il destino dei bonus per l’edilizia"

Forte preoccupazione per il depotenziamento dei bonus, oltre che per la cancellazione di sconto in fattura e cessione del credito. Le imprese chiedono conferme e certezze per tornare a crescere. Afferma Lorenzo Zanotti, presidente di Cna Forlì-Cesena: "C’è allarme tra le imprese del comparto costruzioni per quanto riguarda il destino dei bonus per l’edilizia. Stando alla manovra approvata giovedì scorso in Consiglio dei Ministri, la linea è quella di comprimere i bonus per l’edilizia, cosa che in questo momento storico significherebbe, senza dubbi, rallentare bruscamente la crescita del Paese e destabilizzare ancora una volta le imprese del settore, che da ormai troppi anni subiscono gli effetti delle scelte volatili del legislatore".

"Il sistema Cna si è subito attivato a più livelli per stimolare il decisore politico ad una revisione delle miopi previsioni contenute nel disegno di legge della Finanziaria 2022 - prosegue Zanotti -. È, infatti, impensabile poter accettare la tagliola sul Superbonus 110% che escluderebbe, di fatto, le villette unifamiliari per Isee superiore a 25mila euro; come anche la drastica riduzione del bonus facciate dal 90 al 60%. Ancor più grave, la previsione di cancellare lo sconto in fattura e la cessione del credito per i bonus diversi dal 110%, dopo aver stimolato le imprese a strutturarsi in tal senso per poter rimanere competitive sul mercato. Ricordiamo che cessione del credito e sconto in fattura sono strumenti da poco tempo a disposizione di imprese e cittadini: interromperli proprio quando stanno sedimentandosi fra i consumatori italiani e dopo un impegno gravoso dell’intera filiera (dal settore industriale alla più piccola realtà artigianale) significherebbe vanificare il raccolto dopo la semina. Senza queste opportunità, nei fatti, sia l’ecobonus, sia il bonus ristrutturazioni subirebbero un depotenziamento sostanziale provocando gravi conseguenze sui bilanci delle imprese e rischiando di fornire una brusca frenata al circolo virtuoso della riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano, che oltretutto va nella direzione di indirizzo strategico del Pnrr".

Conclude Zanotti: "In queste ultime ore pare di intravedere qualche spiraglio di apertura, frutto anche delle istanze che Cna ha avanzato con forza. Ma al netto di tutte le anticipazioni, l’unica certezza di oggi è l’incertezza sul contenuto della prossima Legge di Bilancio: si annunciano settimane difficili di mediazione e dialogo. Quello che chiedono le imprese, tanto più in un momento delicato come questo, sono certezze e la possibilità di programmare. Ricordiamo che si tratta di un settore dove gli interventi hanno per forza di cose tempi medio lunghi, non è possibile rimanere a distanza di mesi appesi al vento come una banderuola. Come Cna continueremo a presidiare a tutti i livelli questo tema, davvero strategico per il tessuto economico del territorio, oltre che a informare tempestivamente tutte le nostre imprese non appena avremo più certezze".

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