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Economia Bertinoro

Cento anni per Bronchi Combustibili: un libro celebra il secolo di vita

Oggi la Bronchi Combustibili, che opera nel settore dei combustibili e degli oli lubrificanti, conta circa 50 dipendenti, fattura oltre duecento milioni di euro all'anno, ha clienti in tutt'Italia

Leggere il cambiamento economico dell’ultimo secolo nel nostro territorio attraverso la storia di una famiglia,  quella degli imprenditori cesenati Bronchi. Nel passaggio di generazione in generazione emergono in controluce le dinamiche dello sviluppo dell’intera Romagna: la discesa dall’Appennino alla pianura, l’evoluzione totale delle fonti di energia fossili - che passano dalla legna e carbone fino ai prodotti petroliferi di ultima generazione -, ed infine l’affermazione di un’azienda che testimonia la crescita generale del benessere di un territorio che, solo un secolo fa, partiva poverissimo.
 
Tutto questo è contenuto nel libro pieno di aneddoti e fotografie “Bronchi – La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale”, con testi a cura di Marco Viroli ed edito dalla casa editrice “Il Ponte Vecchio”. Il volume - pubblicato in occasione della celebrazione dei cento anni della Bronchi Combustibili, azienda che oggi opera, come sede principale, nella frazione di Panighina di Bertinoro – è stato presentato sabato sera al Teatro Verdi di Cesena. Un salto indietro nel passato, alla presenza di circa 250 ospiti, attraverso un’agile intervista a Marco Viroli, che ha curato le testimonianze e la raccolta di un corposo materiale documentale e fotografico, e Guido Bronchi, l’attuale patron della Bronchi Combustibili, amministrata dalla sorella Elena, quarta generazione di una stirpe che l’imprenditoria evidentemente ce l’ha nel sangue.

Cento anni per Bronchi Combustibili

 
L'idea del libro nasce da un atto notarile del 1915 che Guido scopre tra le carte del padre Franco, morto qualche anno fa. Da questo episodio, in mezzo ad una routine quotidiana che spesso fa passare in secondo piano le proprie origini, si accende la consapevolezza che di acqua ne è passata sotto i ponti e che questo secolo di vita aziendale merita di essere raccontato. Si parte quindi da Santi Bronchi, che a Badia Prataglia, sull’Appennino tosco-romagnolo, già al di là dell’impervio passo dei Mandrioli, fin dal 1902 è impegnato nelle forniture di legna, il combustibile per scaldare le case di allora. Un lavoro non facile, nei primi del Novecento, quando le comunicazioni e i trasporti erano difficili, e con poca meccanizzazione produrre legna significava un’enorme fatica fisica nei boschi. Santi lascia la sua fortuna in parti uguali agli otto figli e uno di questi, Guido Domenico Bronchi sceglie di investire la sua parte a Cesena. Arriva in città coi bimbi piccoli nel 1928, dove già operava il fratello col negozio di legna e carboni “Bronchi”, in piazza Albizzi. Anche lui “si mette in proprio” e prima in zona San Rocco e poi con un deposito in viale Gramsci, in zona ippodromo, fa fortuna, una fortuna che viene trasmessa al figlio Franco Bronchi.
 
Qui le foto dal bianco e nero passano ai colori, l’azienda cresce e si allarga in un moderno stabilimento a Panighina di Bertinoro, le cui redini nel 2010, alla morte di papà Franco, passano nelle mani di Guido, che porta proprio il nome del nonno. In questa dinastia di imprenditori, non mancano – come spesso accade – le figure forti femminili, che restano lontane dalle luci della ribalta, ma che tengono salda e unita la famiglia e “da sotto” costruiscono la vera e solida base del successo, come mamma Venere, le sorelle di Guido Elena e Serena e la moglie Paola.
 
Oggi la Bronchi Combustibili, che opera nel settore dei combustibili e degli oli lubrificanti, conta circa 50 dipendenti, fattura oltre duecento milioni di euro all’anno, ha clienti in tutt’Italia e quattro stazioni di servizio col marchio “Energia Fluida”,  che - gestite da Alessandro Bondi (Forlì) e Massimo Sacchetti (Cesena) - sono diventate punto di riferimento per gli automobilisti che cercano un buon servizio a prezzi contenuti. Tutto questo non è l’esito solo di una lunga storia imprenditoriale, ma soprattutto di una vicenda familiare che ha messo sempre in primo piano l’etica del lavoro, l’impegno e l’unità della famiglia, ancora prima degli indispensabili ricavi, e con la quinta generazione che già si sta affacciando in azienda (la nipote di Guido) o che sta studiando per farlo un domani (i suoi figli).
 
Nella serata al Teatro Verdi ha portato il suo saluto il sindaco di Cesena Paolo Lucchi, ricordando che la storia della famiglia Bronchi segua il filo conduttore dello sviluppo della Romagna, che un secolo fa partiva come una delle regioni più povere d’Italia e che poi è diventata artefice del suo successo grazie ad imprenditori pionieri tra cui appunto gli avi di Guido. Sul palco, alla presentazione del libro anche il deputato Marco Di Maio, autore della prefazione,  che ha messo in particolare rilievo come i passaggi generazionali, che sono sempre fasi delicate per le imprese e che spesso vedono pericolosi inciampi, nel caso di Bronchi invece si siano rivelati ogni volta dei momenti vincenti che hanno rafforzato l’impresa. “Segno che questa famiglia è riuscita sempre a trasmettere i valori di base, successi non misurabili come sono i legami familiari”, ha chiosato Di Maio.
 
Sintetizza lo scopo del libro Guido Bronchi: “La nostra azienda è sempre stata abituata a guardare avanti. Con questo libro ci siamo fermati per un momento e ci siamo guardati indietro. La storia della nostra famiglia, dei nostri antenati, la custodiamo dentro di noi e dal passato possiamo trarre insegnamento per vivere il presente e per progettare un futuro migliore”. La presentazione al Verdi, che ha visto anche la proiezione di un video che rende plasticamente le vicende storiche della “Bronchi Combustibili” si è chiusa con un taglio della torta che solo per comodità non aveva cento candeline sopra, e un brindisi per augurare nuovi successi all’azienda romagnola.

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