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Calano le imprese femminili sul territorio, rispetto al 2012 meno 1,4%

Secondo l’analisi effettuata dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena, nell’ambito dell’attività di monitoraggio statistico, risultano attive, al 30/6/2013, 8.607 imprese femminili

Giovedì “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, iniziativa promossa a livello nazionale da Unioncamere in collaborazione con le Camere di Commercio e i Comitati per la promozione dell'imprenditoria femminile, ha fatto tappa alla Camera di Commercio di Forlì-Cesena. Il roadshow, giunto alla sua VI edizione, ha come filo conduttore il rapporto tra imprenditoria femminile e turismo, visto come macro-settore che attraversa l'artigianato, il Made in Italy, l'enogastronomia e l’economia sostenibile.

Secondo l’analisi effettuata dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena, nell’ambito dell’attività di monitoraggio statistico, risultano attive, al 30/6/2013, 8.607 imprese femminili su un totale di 39.234 imprese, che corrispondono al 21,9% del totale; l’incidenza è lievemente superiore a quella regionale (21,1%), ma inferiore a quella nazionale (24,3%). Con riferimento allo stesso periodo 2012, si nota una flessione a livello provinciale, pari al -1,4%, superiore a quella dell’Emilia Romagna (-0,4%) e dell’Italia (-0,8%). Il trend dal 2007, a livello provinciale, appare crescente (+0,7%), seppure costantemente inferiore a quello regionale (+3,5%) e nazionale (+1,9%).

Per quanto riguarda la disaggregazione per settore di attività, in provincia il 26,9% delle imprese femminili appartiene al commercio ed il 18,7% all’agricoltura. Seguono, in ordine di importanza, le “altre attività dei servizi” (11,3%), il settore degli “alberghi e ristoranti” (11,3%), il settore manifatturiero (8,4%) e le attività immobiliari (6,4%). Il comparto a più elevata presenza femminile risulta “altre attività di servizi” (comprendente attività quali lavanderie, estetiste, parrucchiere ecc..), con oltre la metà delle imprese (55,4%). L’analisi per natura giuridica mostra come il 64,2% siano imprese individuali, il 25% società di persone e solo il 9,2% società di capitali (anche se la loro incidenza è in aumento dall’8,9% del 31/12/2011). Sono 103 le cooperative femminili (1,2%).

Con riferimento alla distribuzione territoriale delle imprese femminili (per comune e aggregato), il 51,8% ha sede nei due principali comuni della provincia (Forlì e Cesena), con un’incidenza sul totale delle imprese attive pari rispettivamente al 20,8% per il primo e 21,9% per il secondo. In pianura si concentra circa l’80% delle imprese femminili della provincia. La maggiore incidenza di aziende femminili si riscontra nel comune di Santa Sofia (30%), mentre quella più bassa a Longiano (17,9%). La “montagna forlivese” è l’aggregato territoriale con la maggiore incidenza di tale tipo di imprese (28,4%).

Se guardiamo, infine, alla classe di anno di iscrizione, vediamo che la maggior parte di questo tipo di imprese è nata nel periodo 1990-2009 (il 61,5%), con prevalenza di imprese ad esclusiva componente femminile.

Dopo gli interventi introduttivi di Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio Forlì-Cesena, e di Alida Fabbri, Presidente Comitato Imprenditoria Femminile Forlì-Cesena, la quale ha relazionato sull’attività messa in atto dal Comitato stesso, si è partiti dalle considerazioni sull’evoluzione, subita negli anni, dal turismo, evoluzione che, legata alle mutate esigenze della clientela, ora vede come indispensabili una serie di qualificati servizi per la diversificazione delle offerte, delle modalità, dei tempi e dei settori. Altri argomenti di discussione sono stati: l’uso del web, che ha contribuito ad accelerare i processi innovativi anche nel campo turistico, attraverso la condivisione di proposte, iniziative, immagini (“I viaggiatori diventano viaggi-attori e viaggi-autori” come ha detto l’esperta Roberta Milano); le opportunità creditizie offerte dal Fondo Centrale di Garanzia, in particolare dalla Sezione Speciale per le Imprese Femminili che a brevissimo diventerà operativa.

Gli interventi di imprenditrici locali hanno concluso la manifestazione. Nel primo è stato ribadito da due giovani imprenditrici del settore ricettivo (Romina Gardelli, Adria Beach Club, e Giulia della Motta, Hotels Bravo & Condor e di Cesenatico) l’importanza di fare rete; attraverso la loro testimonianza è emerso il progetto, studiato insieme, per affrontare dopo la laurea, un lavoro nel settore, insieme, in sinergia e con idee nuove. Nel secondo intervento Annalisa Raduano (Vice Presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena) ha tracciato le linee di un itinerario, “Women’s Way” dentro la provincia, che colleghi luoghi e strutture qualificate nei diversi campi, dall’enogastronomia all’artigianato, dalla cultura al benessere, dallo shopping all’arte, gestite da donne interessate a sviluppare nuove idee per affrontare il mercato in modo competitivo. Infine Mara Biguzzi (Direttore Confederazione Italiana Agricoltori di Forlì-Cesena) ha focalizzato l’attenzione sul turismo rurale, sulla necessità, anche in questo campo, di fare rete, sulla competenza, passione e dedizione delle donne che portano avanti la conduzione di aziende e agriturismi, per dare valore aggiunto all’indiscusso patrimonio paesaggistico, ambientale, culturale di un territorio da sempre vocato all’agricoltura, ma ora in crisi.

Presenti all’incontro, oltre ai relatori già citati: Claudia Samarelli, in rappresentanza di Unioncamere, Flavia Maria Coccia, rappresentante ISNART, Roberta Milano, Docente e consulente web di marketing turistico – Episteme, Sabrina Fausta Aloise, rappresentante di RTI Servizio Assistenza alla Clientela, Paola Sansoni Presidente R.E TE Imprese Italia imprenditoria femminile.

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