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Economia

Cariromagna, approvato il bilancio trimestrale: 370 milioni di nuovi finanziamenti all’economia romagnola

Il risultato della gestione operativa cresce a 65,4 milioni (+0,8%), riflettendo una crescita dei proventi operativi netti (+1,3% rispetto a pari periodo del 2013) e degli oneri operativi (+1,7%) gestiti sempre con estrema attenzione

Il Consiglio di amministrazione di Cariromagna, presieduto da Sergio Mazzi, ha approvato il bilancio al 30 settembre presentato dal direttore generale Mauro Federzoni. Cariromagna, la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo che opera nelle provincie romagnole con 90 filiali al servizio di oltre 150.000 clienti, nonostante il contesto economico ancora fragile ha confermato la propria vocazione di banca del territorio, finanziando l’economia romagnola con circa 370 milioni di euro di nuovi finanziamenti a medio lungo termine, di cui circa 280 alle imprese e 90 agli investimenti, per lo più immobiliari, delle famiglie.

I crediti alla clientela ammontano a 4 miliardi (4,6 miliardi se consideriamo gli impieghi allargati tramite le altre società del Gruppo quali Intesa Sanpaolo Personal Finance e Mediocredito Italiano), in calo del 3,4% rispetto a dicembre 2013 (-0,9% per gli impieghi allargati) da mettere in relazione sia al perdurare della fase di difficoltà economica e di significativa incertezza prospettica che alla ridotta domanda di finanziamenti. La fiducia dei risparmiatori ha sostenuto le attività finanziarie della clientela presso la banca che sono cresciute a 5,2 miliardi (+2%, rispetto a dicembre 2013), nel cui ambito il risparmio gestito risulta pari a 1,9 miliardi (+19,2%).

Il risultato della gestione operativa cresce a 65,4 milioni (+0,8%), riflettendo una crescita dei proventi operativi netti (+1,3% rispetto a pari periodo del 2013) e degli oneri operativi (+1,7%) gestiti sempre con estrema attenzione. L’elevata efficienza della banca è attestata da un cost/income ratio che risulta pari a 50,1% . Sono stati effettuati accantonamenti rigorosi e prudenziali, con miglioramento del trend del credito: le rettifiche su crediti ammontano a 55,2 milioni, con una diminuzione di 21,7 milioni rispetto al settembre 2013 (-28,2%) e i flussi di crediti deteriorati provenienti da bonis sono i più bassi rispetto agli stessi periodi degli ultimi esercizi.

Cariromagna chiude al 30 settembre con un risultato netto di 2,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita registrata a settembre 2013 (pari a -11,8 milioni). Se si esclude l’aumento retroattivo dell’imposta sostitutiva sulla valorizzazione delle quote in Banca d’Italia,  il risultato netto è di 4,5 milioni di euro. La solidità della banca si mantiene su elevati livelli, confermati dagli indici patrimoniali Tier1 e Total Capital Ratio entrambi all’11,2%, al di sopra dei minimi previsti dalla Banca d’Italia.

“Ci troviamo di fronte a uno scenario meno favorevole di quello atteso - ha sottolineato Mazzi – dove la ripresa ha perso vigore e il suo riavvio presuppone un punto di svolta imminente nell’attività di investimento. Permangono rilevanti fattori di instabilità legati al contesto, ma l’impegno rivolto da Cariromagna verso il territorio è stato confermato attraverso l’accoglimento delle richieste di credito di imprese e famiglie e, grazie anche all’appartenenza ad un grande Gruppo, il finanziamento dell’economia romagnola con 370 milioni di euro.”

“I risultati ottenuti sono in netto miglioramento rispetto ad un anno fa, - ha aggiunto il direttore generaleFederzoni – ma permane ancora l’incertezza legata ad una ripresa annunciata e smentita nei fatti. In un contesto economico fragile Cariromagna ha saputo reagire e raggiungere risultati positivi, a conferma delle scelte strategiche intraprese. Le attività finanziarie sono in crescita grazie alla qualità della nostra rete commerciale che coniuga la soddisfazione della clientela con le esigenze di produttività. Siamo una banca solida e perseguiamo l’obiettivo di una redditività sostenibile.”

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