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Cariromagna "pompa" 400 milioni nell'economia: il 75% ad aziende

Cariromagna nonostante la grave fase economica rende noto di aver finanziato l'economia romagnola con circa 400 milioni di euro di nuovi finanziamenti a medio lungo termine nel corso dei primi 9 mesi del 2013

Il consiglio di amministrazione di Cariromagna, presieduto da Sergio Mazzi, ha approvato il bilancio al 30 settembre 2013 presentato dal direttore generale Stefano Capacci. Cariromagna, la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo che opera nelle province romagnole con 103 filiali al servizio di oltre 150.000 clienti, nonostante la grave fase economica rende noto di aver finanziato l’economia romagnola con circa 400 milioni di euro di nuovi finanziamenti a medio lungo termine, di cui circa il 75% alle imprese e il 25% agli investimenti, per lo più immobiliari, delle famiglie.

“I crediti alla clientela ammontano a 4,4 miliardi, con una dinamica in calo del 5,9% rispetto a dicembre 2012 da mettere in relazione al ciclo economico recessivo che ha comportato una ridotta domanda di finanziamenti da parte di famiglie e aziende”, è la valutazione di Cariromagna. Le attività finanziarie della clientela presso la banca ammontano a 4,6 miliardi (-2,2%), con una ricomposizione a favore del risparmio gestito in aumento a 1,6 miliardi (+15,6%).

Il risultato della gestione operativa raggiunge i 64,9 milioni, con un incremento del 19,7% rispetto a settembre 2012, che riflette una crescita dei proventi operativi netti (+5,4%) e una diminuzione degli oneri operativi (-5,9%) gestiti sempre con estrema attenzione. Il prolungarsi della crisi e le prospettive di ripresa ancora incerte, hanno indotto all’applicazione di criteri di particolare prudenza nella valutazione della recuperabilità dei crediti deteriorati, portando le rettifiche su crediti a 76,9 milioni (+34,9 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), con un indice di copertura delle sofferenze al 62%.

“Cariromagna - ha sottolineato il presidente Sergio Mazzi – pur mantenendo alta l’attenzione sui criteri selettivi di concessione del credito, ha finanziato l’economia romagnola con circa 400 milioni di erogazioni, una conferma della costante attenzione della banca alle necessità di imprese e famiglie, anche in un momento di grande incertezza, caratterizzato da un generale rallentamento della produzione in tutti i settori. Fiducia è la parola chiave: la meritano gli imprenditori del territorio ed è necessaria al Paese per rimettere in circolo energie e risorse indispensabili per irrobustire quella lieve ripresa che si sente arrivare e che potrebbe materializzarsi tra la fine dell’anno e l’inizio del nuovo.”

“Continua la crescita della gestione operativa della banca, con miglioramento dei ricavi e contenimento dei costi, - ha aggiunto il direttore generale Stefano Capacci – ma per effetto delle rigorose politiche di copertura dei rischi creditizi Cariromagna chiude il trimestre con un risultato negativo. La sfavorevole congiuntura, unitamente al permanere dell’instabilità finanziaria e ad un ridotto clima di fiducia delle imprese e delle famiglie, ha determinato un rilevante peggioramento della qualità del credito. L’economia del territorio è ancora in ambito negativo, dobbiamo cercare di invertire la tendenza e il credito è un elemento importante ma non il solo. Le aziende devono sapere cogliere tutte le opportunità a cominciare dal commercio con l’estero e Cariromagna, per permettere di competere in mercati sempre più globali, mette a disposizione delle aziende una piattaforma di prodotti, eventi e servizi consulenziali a supporto delle strategie espansive e di internalizzazione.”

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