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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Economia

Per Cariromagna un utile netto di 5,8 milioni

Il consiglio di amministrazione di Cariromagna, riunitosi sotto la presidenza di Sergio Mazzi, ha approvato il bilancio del primo semestre 2011 presentato dal direttore generale Stefano Capacci

Il consiglio di amministrazione di Cariromagna, riunitosi sotto la presidenza di Sergio Mazzi, ha approvato il bilancio del primo semestre 2011 presentato dal direttore generale Stefano Capacci. La banca del Gruppo Intesa Sanpaolo che opera nelle province romagnole con 115 filiali al servizio di circa 147.000 clienti ha chiuso positivamente la prima parte dell’anno.  I crediti alla clientela sono saliti a 4,6 miliardi, in crescita del 4,8% rispetto al 31 dicembre 2010 e del 7,9% rispetto al 30 giugno 2010.

E’ proseguito per tutto il primo semestre 2011 il flusso costante di finanziamenti a medio lungo termine: al 30 giugno Cariromagna ha sostenuto l’economia romagnola con oltre 378 milioni di nuovi finanziamenti, di cui 284 milioni sono serviti a finanziare gli investimenti delle imprese, mentre 94 milioni sono andati agli investimenti, prevalentemente immobiliari, delle famiglie. Le attività finanziarie della clientela ammontano a 5,3 miliardi (+0,4% su dicembre 2010), di cui 1,4 miliardi di raccolta diretta (-0,2%), 1,4 miliardi di risparmio gestito (+7,5%) e 2,4 miliardi di raccolta amministrata (-2,9%).

L’analisi dei principali dati economici evidenzia un utile netto di 5,8 milioni di euro, in significativa crescita sul dato del primo semestre 2010 (0,4 milioni).  Nel dettaglio i proventi operativi netti sono pari a 74,9 milioni (-0,1% su giugno 2010), mentre gli oneri operativi si riducono a 47,1 milioni(-5,6%), con un risultato che conferma l’efficacia della politica di contenimento e di razionalizzazione dei costi attuata da tempo da Cariromagna. Il risultato della gestione operativa sale pertanto a 27,9 milioni (+10,8%).

In significativa flessione le rettifiche su crediti (15,5 milioni, -31,6%), confermando la buona qualità del credito della banca. Il presidio sul rischio rimane comunque elevato, con un indice di rischiosità delle sofferenze (sofferenze nette sul totale impieghi netti) che si attesta al 2,1%.
La solidità della banca mantiene livelli di tranquillità ed è confermata da indici patrimoniali Tier I e Total Capital Ratio che si posizionano al 9,4%.

“La banca - ha dichiarato Sergio Mazzi, presidente di Cariromagna – ha mantenuto la sua tradizionale vocazione a servizio dei territori della Romagna, favorendone da un lato la propensione al risparmio, con l’offerta di prodotti che forniscono un ottimo rapporto rendimento/rischio, e dall’altro accompagnando la propria clientela nei piani d’investimento, siano essi di tipo industriale o finalizzati all’acquisto di immobili. Il livello di finanziamenti erogati nei primi sei mesi del 2011 si mantiene elevato, confermando i già rilevanti livelli raggiunti nell’esercizio trascorso”.

“Il primo semestre 2011 - ha sottolineato il direttore generale Stefano Capacci - ha evidenziato una sostanziale conferma dei segnali positivi già emersi a fine 2010, chiudendosi con un utile netto soddisfacente, 5,8 milioni, in netto miglioramento rispetto ad un anno fa. I risultati conseguiti rilevano da un lato la tenuta dei ricavi, nonostante l’ancora debole contesto congiunturale, e dall’altro un minor fabbisogno di rettifiche di valore per rischio creditizio”.

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