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Economia

Quale sarà il destino della Ferretti? Il Pd sollecita la Regione

Tiziano Alessandrini chiede alla Giunta “quali iniziative intenda prendere per la salvaguardia della permanenza della Ferretti in Regione e dei livelli occupazionali attuali"

Quale sarà il destino degli stabilimenti Ferretti emiliano-romagnoli e, nello specifico, che fine farà l’attività produttiva di Forlì. Sono i punti principali di un’interrogazione a risposta immediata in Aula rivolta dal consigliere regionale e capogruppo PD della Commissione Politiche economiche, Tiziano Alessandrini, alla Giunta regionale. L'esponente del Pd si è detto preoccupato del possibile trasferimento della Divisione Industriale dell'azienda nautica.

Il Gruppo Ferretti, leader mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di imbarcazioni di lusso, a partire dal 2000 inizia ad espandere le sue attività, acquisendo diversi marchi del settore. Nel 2005, per rispondere alle nuove esigenze logistiche e commerciali, con un Accordo di Programma con Comune e Provincia – che prevedeva, tra le altre cose, un incremento dei posti di lavoro pari a 300 unità, l’insediamento di nuovi stabilimenti industriali, il collegamento con lo scalo merci e una serie di opere sul verde pubblico e di miglioramento della viabilità - i gruppi Ferretti e Querzoli costruiscono una nuova area produttiva a Forlì.

Poi, a causa della crisi nautica e di pesanti cali di fatturato, a gennaio di quest’anno l’azienda è passata nelle mani dei cinesi della Shig-Wiechai. «Nei giorni scorsi la proprietà ha annunciato un riassetto organizzativo che cambia considerevolmente gli scenari e gli equilibri interni – spiega Alessandrini -: lo stabilimento di San Giovanni in Marignano sarà unificato con quello di Cattolica. La nostra preoccupazione è che in futuro corra il rischio di essere spostata anche la Divisione Industriale Ferretti S.p.A., con una conferma per Forlì del mantenimento della sola Direzione Generale e di tutto il resto dell’apparato amministrativo, direzionale e tecnico».

Un trasloco che inizierà con il trasferimento a breve di 70 lavoratori tra ingegneri, architetti e designer nelle Marche, «Regione che vanta solidi rapporti e un Accordo di partenariato con la provincia cinese della Shandong, di cui il Gruppo Shig-Wiechai è originario». Nell’ottica di una riduzione dei costi da parte del Gruppo Ferretti, Forlì rischia dunque di uscirne più povera.

Per questa ragione Alessandrini chiede alla Giunta “quali iniziative intenda prendere per la salvaguardia della permanenza della Ferretti in Regione e dei livelli occupazionali attuali – si legge nel documento -, evitando che i rapporti privilegiati della Regione Marche con la Provincia di Shandong possano tradursi nella scelta della proprietà di depauperare il territorio forlivese che alla Ferretti ha dato i natali ed il prestigio internazionale”

.Il consigliere chiede anche quali siano “i tempi e le modalità di realizzazione di quanto non ancora attuato nell’Accordo di programma, la cui piena realizzazione è condizione necessaria per evitare che l’intera area torni a destinazione agricola”.

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