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"Ci è stata imposta la mascherina al lavoro": le Rsu chiedono l'intervento dell'Ausl

"Le Rsu di stabilimento - conclude l'informativa - sono a richiedere l'intervento della Ausl competente per fare chiarezza su quale siano le misure adeguate da adottare e per garantire la sicurezza dei lavoratori"

Uso obbligatorio della mascherina all'interno dello stabilimento dell'Electrolux "come protezione dal coronavirus". La disposizione aziendale è stata comunicata venerdì scorso alla Rsu dello stabilimento di viale Bologna. Si tratta, spiega in una nota l'Rsu Electrolux Forlì, di una "misura non prevista dalle disposizioni del Ministero della salute e dalla Regione, tra l’altro con modalità che ci hanno lasciato perplessi sulla reale efficacia, considerando che viene prescritto di toglierla in pausa mensa e rimetterla successivamente, perché è risaputo che il virus aspetta la pausa pranzo".

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Martedì mattina, viene aggiunto, "il capo del personale provvisto di "mascherina ffp2" ha volantinato personalmente un questionario che chiede dati sensibili ai lavoratori (anche questo non previsto non essendo Electrolux autorità sanitaria) e ribadisce l'obbligatorietà della mascherina per tutti .Queste misure stanno creando un crescente allarmismo tra i lavoratori. Tutto questo rischia di creare il sospetto che ci siano casi di coronavirus che l'azienda non voglia dichiarare".

"Le Rsu di stabilimento - conclude l'informativa - sono a richiedere l'intervento della Ausl competente per fare chiarezza su quale siano le misure adeguate da adottare e per garantire la sicurezza dei lavoratori. Siamo per utilizzare la giusta prudenza e le giuste misure di prevenzione, ma pensiamo che misure esagerate possano provocare  effetti controproducenti di allarme sociale".

"I lavoratori vogliono sapere se sussiste un rischio concreto per la loro salute, elemento che giustificherebbe anche misure ulteriori di prevenzione, o se siamo in una situazione ordinaria, dove è opportuno rispettare tutti gli elementi prudenziali previsti a livello regionale ma non l’obbligo a indossare per otto ore un dispositivo che non agevola il lavoro - prendono la parola Giovanni Cotugno e Valerio Garattoni, segretari di Fiom Cgil e Uilm Uil -. Proprio per questo anche martedì i lavoratori hanno aderito in maniera massiccia allo sciopero di 1 ora e 45 minuti proclamato dall’Rsu, per ribadire che bisogna continuare ad usare la razionalità anche in un momento di isteria come quello che stiamo vivendo, evitando forzature".

"Come Organizzazioni Sindacali abbiamo anche richiesto l’intervento in azienda dell’Ausl, per ripristinare le corrette misure di prevenzione, evidenziando come possa generarsi un allarme sociale, che potrebbe avere ripercussioni anche al di fuori dell’Electrolux - proseguono i sindacalisti -. La risposta diretta dell’autorità sanitaria non è ancora arrivata, ma è arrivato un dispositivo dell’Ausl Romagna che evidenzia come le mascherine, non previste al momento neanche per gli operatori sanitari, "non sono utili né raccomandate come protezione personale per la popolazione in generale". Ci aspettiamo ora che Electrolux rispetti quanto previsto, confidando anche nell’interessamento delle Istituzioni del territorio al fine di evitare di creare allarmismi ingiustificati".

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