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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia Tredozio

L'azienda "dei marroni" verrà trasferita, operai a rischio: chiesto l'intervento del ministro

L’azienda del Mugello ha annunciato alla fine di dicembre di voler chiudere lo stabilimento di Marradi. La solidarietà dei comuni confinanti del Forlivese

Arriva dai vicini comuni di Modigliana e Tredozio la solidarietà ai lavoratori dell’Italcanditi. L’azienda del Mugello ha annunciato alla fine di dicembre di voler chiudere lo stabilimento di Marradi, "lasciando di fatto senza lavoro una decina di lavoratori a tempo indeterminato e una novantina di personale stagionale" spiega il sindaco di Tredozio e parlamentare di Coraggio Italia, Simona Vietina.

"L’azienda ha deciso di trasferirsi a Bergamo senza nessun reale motivo economico - afferma Vietina -. Il fatturato della Italcanditi è  florido, 8,7 miliardi di euro, anche grazie al contribuito dei lavoratori - tra cui moltissime donne. A sole nove persone assunte a tempo indeterminato sarà offerta la possibilità di un trasferimento a Pedrengo (BG), mentre non appare chiaro il futuro della maggioranza dei lavoratori stagionali".

"Ad essere penalizzati da questo immotivato trasferimento non saranno solo i lavoratori dell’azienda ma anche le comunitá a cui quelle persone appartengono. Perchè verrà meno l’indotto di un territorio, Marradi, che dal 1984 a oggi si è sempre specializzato nella produzione e lavorazione dei marroni - prosegue -. Chiediamo dunque al ministro Orlando di intervenire con rapidità per evitare la chiusura dell’azienda e di conseguenza far impoverire un territorio che ha contribuito al successo di un prodotto made in Italy nel mondo".

Il 31 dicembre il primo cittadino di Modigliana, Jader Dardi, ha portato la sua solidarietà al presidio organizzato dalle lavoratrici ed dai lavoratori della "fabbrica dei marroni". "Ho provato e so cosa vuol dire trovarsi senza lavoro, ci si sente vuoti, persi nella prospettiva del proprio futuro - sono le parole del sindaco -, ma in questo caso è incomprensibile che le lavorazioni vengano trasferite lontano dal luogo di produzione dei marroni ed è inaccettabile il metodo con cui si comunica ad una intera comunità la chiusura di una fabbrica che produce reddito. Mi auguro che la mobilitazione dei lavoratori, dei sindacati, delle Istituzioni e della intera comunità possa portare ad un ripensamento e che il nuovo anno inizi con la ripresa del lavoro".

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