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Economia

Chiusura Ferretti, l'assessore Merloni: "Decisione che ci ha sorpreso"

"Rimane la necessità, oggi più che mai, di tentare una difesa condivisa e solidale delle prospettive produttive della Ferretti a Forlì avendo chiaro che possiamo ancora contare su un indotto di grandissima qualità". afferma Merloni

L'assessore provinciale al Lavoro, Denis Merloni, replica alle "pesanti critiche di inerzia ed inefficienza rivolte da diverse associazioni di categoria ed esponenti politici nei confronti dell’azione della Regione, della Provincia e del Comune di Forlì in merito agli sviluppi della vertenza Ferretti". "Per ricostruire un contesto più aderente alla realtà - esordisce l'assessore - occorre sapere che dall’ingresso della nuova proprietà ad oggi abbiamo avuto tre incontri con il gruppo dirigente, confronti sul programma di sviluppo e sulle loro strategie, abbiamo visitato con la Commissione del Consiglio Provinciale lo stabilimento di Forlì nel corso del quale ci è stato dettagliato l’avanzamento del loro piano industriale, abbiamo offerto come Regione, Provincia e Comune di Forlì tutte le forme di collaborazione (ricerca e sviluppo, bandi regionali, contatti con l’università e il nostro sistema universitario, offerta di istruzione e formazione).

"Queste relazioni si sono sviluppate, fino a venerdì, in un clima formalmente corretto - prosegue Merloni -. La sorpresa e il disappunto per le decisioni annunciate è anche nostra al pari di quella di tutte le persone, degli operatori economici e, soprattutto, dei lavoratori di Forlì. Ci sono tuttavia alcune considerazioni che bisogna fare per evitare di perdere tempo nella ricerca di inutili capri espiatori che non concorrono a risolvere nessun problema".

"Mi chiedo quali siano le responsabilità della Regione, della Provincia e del Comune di Forlì rispetto ai due principali motivi che ci hanno portato fino a qui, vale a dire in primo luogo il rischio di fallimento del Gruppo Ferretti causato dell’indebitamento insopportabile creato nel corso degli e che ha determinato l’ingresso dei cinesi - aggiunge Merloni -. In secondo luogo, quale responsabilità ci può essere addebitata per il perdurare di una crisi drammatica che sta colpendo da anni il settore della nautica con particolare riferimento alle produzioni che vengono fatte a Forlì?".

"Non sopravvaluterei nemmeno l’importanza che viene data al presunto dinamismo della Regione Marche - osserva Merloni - perché sono abituato ad avere a che fare con scelte imprenditoriali che rispondono a ben altre logiche. In ogni caso rimane il fatto che alla nostra offerta di collaborazione non abbiamo avuto risposte. E rimane la necessità, oggi più che mai, di tentare una difesa condivisa e solidale delle prospettive produttive della Ferretti a Forlì avendo chiaro che possiamo ancora contare su un indotto di grandissima qualità, su un sistema pubblico disponibile a condividere strategie di sviluppo puntando sull’innovazione e sul rifiuto di qualsiasi dismissione delle produzioni attualmente fatte a Forlì".

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